Il gip: solo una multa

Dito nella scollatura della collega: lei lo denuncia per violenza sessuale

Matteo Legnani

Lei lo aveva denunciato per violenza sessuale, ma lui se l'è cavata con una condanna per ingiuria e una multa di 1.500 euro. E' l'epilogo di una storia iniziata tra le scrivanie di un'azienda che si occupa di ristorazione in provincia di Bergamo. La vittima è una bella donna di 35 anni che fa l'impiegata, il colpevole il fratello del titolare dell'azienda. Nell'ottobre 2013, come racconta il Corriere della Sera, i due si incrociano in corridoio. Lui ha le mani impegnate a spingere un carrello. Nell’attimo in cui la 35enne gli passa accanato, però, toglie la presa e le punta un dito tra i seni. "Le ho toccato lo sterno" dirà poi al giudice. Ma lei reagisce male e lo allontana in malo modo. Non contento, nei giorni successivi lui le fa pure qualche battutina della serie "Oggi non sei scollata". Passano tre giorni. La donna lascia il posto di lavoro e lo denuncia per violenza sessuale. La Procura, pur riconoscendo l’attenuante della minore gravità, chiede la condanna dello "smanaccione" per violenza sessuale a 8 mesi nel processo con rito abbreviato. Il gip non è dell'avviso e condanna l’imputato per ingiuria. L'avvocato della donna ha annunciato ricorso in appello.