Tragedia

Roma, madre e tre figli massacrati a colpi di mannaia

Ignazio Stagno

Orrore a Roma. Un'altra tragedia familiare consumata tra le mura di casa. In un appartamento nel quartiere San Giovanni madre e due figli sono stati trovati morti in casa. Una terza bambina, di 4 anni, è stata portata in fin di vita in ospedale dove i medici stanno tentando di salvarla.  Il massacro - Quando gli agenti sono entrati nell'apaprtamnto di via Carlo Felice si sono trovati di fronte a delle scene raccapriccianti. Quello che è successo all'interno di quell'appartamento è stata una vera e propria mattanza. I corpi dei ragazzi erano sparsi in differenti stanze. Segno che devono essere stati inseguiti e colpiti ripetutamene prima di cadere sotto i micidiali fendenti. La donna, probabilmente, deve aver cercato di difendere i figli e alla fine si è rifuggiata in bagno, nascondendosi nella vasca da bagno. Dove è stata raggiunta e colpita alla gola. Il padre - È ricoverato in ospedale dalla serata di ieri il padre marocchino dei due bambini trovati morti e un terzo ferito in un appartamento di via Carlo Felice, a Roma. La donna, di 42 anni, è stata trovata cadavere nella vasca da bagno dell'appartamento con tagli alla gola e alle braccia. Nello stesso appartamento gli agenti della polizia scientifica hanno sequestrato due mannaie. I bambini morti avevano 2 e 8 anni, mentre la bambina di 4 è ricoverata all'ospedale San Giovanni. L'ipotesi degli inquirenti - Si indaga sull'ipotesi della tragedia familiare. Nella serata di ieri, durante una lite, la donna, di 42 anni, avrebbe accoltellato il marito all'addome, poi l'uomo poi sarebbe uscito di casa per presentarsi in ospedale riferendo di essere stato vittima di un tentativo di rapina vicino casa. Probabilmente la 42enne ha proseguito la violenza uccidendo i due bambini e ferendo gravemente la terza per poi togliersi la vita. Il medico legale intervenuto sul posto ha accertato che la donna è morta nella vasca da bagno con una parte della cinta al collo e l'altra attaccata allo scaldabagno e una profonda ferita alla gola. Ovviamente, al tempo stesso, non si escludono anche altre ipotesi.