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Autostrade, ecco i dati Istat: la classifica delle strade della morte

Ignazio Stagno

Morire in autostrada è una tragedia che accade troppo spesso sulle strade italiane. L'ultima volta è accaduto sabato scorso sulla A1 dove sei persone hanno perso la vita in uno scontro nei pressi di Roma. Conoscere le strade, soprattutto quelle più ad alto tasso di mortalità potrebbe essere utile per salvarsi la vita. Uno studio realizzato dall’Automobile club d’Italia (su dati Istat) per il Corriere della Sera mostra quali sono le 10 strade più pericolose del nostro Paese. Nei primi tre posti troviamo: l’Adriatica che da Padova arriva sino a Otranto, l’Aurelia che da Roma attraversa la Toscana e arriva sino in Liguria al confine della Francia e la via Emilia che congiunge Milano a Rimini attraversando il cuore pulsante dell’Emilia Romagna. L'indice di mortalità ha tenuto conto della lunghezza delle strade (almeno 100 chilometri per quelle nazionali) e della pericolosità avendo come faro l’indice di mortalità che esprime il numero dei morti ogni 100 incidenti. La mappa - Al quarto posto c'è la Padana Superiore, subito dietro la via Appia. Al sesto posto troviamo l'Abetone-Brennero mentre al settimo c'è la Padania inferiore. Ottavo e nono posto per la Tirrenia inferiore e Pontetebbana. Infine al decimo posto c'è la Porto di Tranto che va dalla Puglia fino a Reggio Calabria. Nel 2012 nel nostro Paese ci sono stati 186.726 incidenti che hanno provocato 3.653 morti, con un tasso di mortalità medio di 1,96. Nelle strade statali questo indice è più che doppio (3,99) perché i morti sono stati 1.158 in seguito a 29.007 scontri.