Ipotesi di omicidio-suicidio

Rovigo: nonno trascina nipote malato nel fiume, i due cadaveri vengono trovati dallo zio

michele deroma

Il Veneto è sotto choc, dopo il dramma avvenuto ieri a Lendinara, in provincia di Rovigo, con la scomparsa del piccolo Davide Giacometti, 5 anni, e del nonno Danilo, 73. I due sono stati trovati senza vita nel fiume Adigetto, e sono stati visti casualmente dallo zio del bambino, che lo stava proprio andando a prendere per dare il cambio al nonno: invece li ha trovati abbracciati, ormai morti, nelle acque del fiume. Un elemento che fa decisamente pensare all'ipotesi di omicidio-suicidio: una rara malattia, di cui soffriva Davide, avrebbe spinto il nonno a trascinare il nipote sott'acqua, abbracciandolo e morendo insieme. Sul luogo del ritrovamento, sono subito accorsi i vigili del fuoco per il recupero dei cadaveri, i carabinieri ed il pm Monica Bombana, che coordinerà le indagini. Su di loro non è ancora stata disposta l'autopsia. La malattia di Davide - I genitori di Davide si trovavano a Perugia, per un convegno sulla malattia di loro figlio. Davide Giacometti soffriva di una grave malattia genetica, che gli rendeva difficile camminare e muoversi. I vicini di casa raccontano che Davide aveva iniziato tardi a camminare, ma attualmente giocava con gli altri bambini ed era vivace: da poco era stato inserito nell'assocazione locale "Sorriso Sport Disabili" e domenica scorsa aveva partecipato ad una gara.