Il progetto

Elmas, progetto "Adesso parto": viaggio e corso di lingue pagati per chi lascia l'Italia

Ignazio Stagno

Pagati per lasciare l'Italia e trovare un nuovo lavoro (e probabilmente un futuro) all'estero. Accade ad Elmas, piccolo centro della Sardegna dove i residenti possono usufruire di un bonus spese per lasciare il paese e non tornare più. La nuova emigrazione ha come sponsor il Comune di Elmas. Il progetto si chiama Adesso parto. L’idea è semplice: chiunque risieda ad Elmas può andare in qualunque capitale europea. Alle spese ci pensa l’amministrazione comunale. L'amministrazione comunale paga il viaggio di sola andata, le prime spese di soggiorno, un corso di inglese. Per accedere ai fondi bisogna avere soltanto due requisiti: essere residente a Elmas da almeno 3 anni e avere meno di 50 anni. Il piano - Come racconta il sindaco di Elmas, Valter Piscedda a La Stampa, "ogni giorno nel mio ufficio c’è il viavai di disoccupati che chiedono aiuto. In molti mi dicono che vorrebbero andare a trovare fortuna all’estero ma che non hanno neppure la possibilità di pagarsi il biglietto. E allora ci siamo fatti una domanda: perché non incentivare questi ragazzi? D’altronde siamo cittadini d’Europa e non possiamo pretendere che la Sardegna sia in grado di soddisfare tutte le nostre necessità. Certo, avere un lavoro sotto casa sarebbe l’ideale ma dobbiamo prendere coscienza del fatto che la situazione è molto difficile".  Allarme disoccupazione - L’emorragia di lavoro in Sardegna sembra impossibile da curare e il tasso di disoccupazione, secondo i dati diffusi dall’Istat ad agosto, è già arrivato al 17,5 per cento. Da qui l'idea di Adesso parto. "Noi non vogliamo incentivare l’emigrazione ma siamo realisti: le politiche del lavoro nella nostra regione hanno fallito - dice il primo cittadino di Elmas -. Con questo progetto diamo un contributo ai ragazzi che non sono disposti ad arrendersi. Non possiamo accettare che passino le giornate a bighellonare al bar: facciamo in modo che vadano fuori, che imparino un’altra lingua, che acquisiscano nuove competenze e che magari tornino in paese con un il gruzzolo necessario per costruire casa e metter su famiglia". “Adesso parto” gode già di un finanziamento di 12 mila euro. "Con i nostri ragazzi faremo un patto di fiducia - sottolinea il sindaco Piscedda -. A nessuno chiediamo un contratto di affitto o un contratto di lavoro prima della partenza, perché speriamo che per loro sia davvero una bella avventura".