Fecondazione
Eterologa, primo si dalle Regioni: sarà gratuita per le donne in età fertile
La conferenza delle Regioni ha approvato le linee guida per disciplinare la fecondazione eterologa che già ieri gli assessori regionali alla Sanità che avevano trovato un'intesa e quantificato il costo a carico del Servizio Sanitario regionale tra i 2.500 e i 3.200 euro, ma le Regioni chiederanno al Governo che l'eterologa sia inserita nei Livelli essenziali di assistenza. Il documento prevede che la fecondazione eterologa sia gratuita o si ottenga dietro al pagamento di un ticket, ma solo per le donne in età potenzialmente fertile, ovvero avere fino a 43 anni. Per quanto possibile si manterrà lo stesso fenotipo della coppia ricevente in relazione al colore della pelle, dei capelli e anche rispetto al gruppo sanguigno. Il nato da eterologa, poi, avrà la possibilità di chiedere di conoscere l'identità del padre o madre biologici una volta compiuti i 25 anni di età: a questo punto il donatore viene ricontattato e, se lo decide, potrà rivelare la propria identità. Viene previsto un limite massimo di 10 nati per ogni donatore. La coppia che ha già avuto un figlio da eterologa potrà però chiedere di avere altri figli da eterologa con lo stesso donatore. Infine i donatori: potranno avere tra i 20 e i 35 anni le donne e 18-40 per gli uomini. Soddisfazione e ottimismo - «Le Regioni - ha spiegato il presidente del Veneto, Luca Zaia, lasciando l’assemblea - hanno deciso all’unanimità di andare avanti con le linee guida, affinchè l’eterologa diventi una realtà e si colmi il vuoto legislativo. Sarà trattata come una cura normale e - ha concluso - penso che si arrivi a un ticket uguale a livello nazionale». La Toscana apripista - L’ospedale fiorentino di Careggi fa da ’apripista' in Italia. Da oggi, infatti, le coppie che si erano prenotate a partire dalla seconda metà di agosto, potranno accedere alle visite preliminari, passando attraverso un iter di esami diagnostici in grado di stabilire la storia clinica di entrambi. Quasi duecento al momento le prenotazioni. La fecondazione eterologa vera e propria inizierà, per le coppie che potranno ricorrervi in seguito agli esami che partiranno domani, a fine settembre. «Cinque regioni (Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Umbria e Veneto) - scrive il presidente della Toscana, Enrico Rossi, su facebook, seguono l’esempio della Toscana sulla fecondazione eterologa. Da noi - conclude Rossi - il diritto di provare ad avere un figlio è una realtà».