La direttiva

Angelino Alfano presenta "Spiagge sicure": "Gli italiani stufi dei vu' cumprà"

Gian Marco Crevatin

A pochi giorni da Ferragosto torna di attualità il tema dell'abusivismo sulle spiagge. "Gli italiani sono stanchi di essere insolentiti da orde di vu' cumprà, dobbiamo radere al suolo la contraffazione", tuona il Ministro dell'Interno Angelino Alfano, che ha presentato ai prefetti e ai questori una direttiva con cui chiede di rafforzare i controlli sulle spiagge, attaccando proprio i "distributori finali" della contraffazione, i migranti che ogni anno riempiono i bagnasciuga di tutta Italia con prodotti contraffatti. La direttiva - "Lo Stato scende in campo per la prevenzione e il contrasto all'abusivismo commerciale e della contraffazione". E' proprio con l'operazione Spiagge sicure che i turisti potranno trascorrere le loro giornate in spiaggia, senza essere assaliti ogni momento da persone dedite al commercio abusivo. "Lo Stato finora non è rimasto in sonno ma ora innestiamo il turbo", aggiunge il ministro. Nell'ultimo anno e mezzo, dal 1 gennaio del 2013 al 30 giugno del 2014, sono stati 87.691.668 i prodotti contraffatti sequestrati dalle Forze dell'ordine: 25.532.725 hanno riguardato il settore del tessile e dell'abbigliamento, 16.517.536 i giocattoli, 8.798.817 l'elettronica e l'informatica, 6.316.677 i farmaci, 10.764 gli alimentari e 30.515.149 le merci di altro genere. Le reazioni - La frase, neanche a dirlo, ha scatenato la solita bufera di commenti sui social: #vucumprà è schizzato in vetta ai trend su twitter dove il caso è stato paragonato, in un misto fra ironia e rassegnazione, all'affaire Tavecchio. Reazione dura anche dal Pd, che attraverso il deputato Dario Ginefra, ha invocato: "Tolleranza zero per le espressioni a sfondo razzista". Ancora più dura l’ex deputata di Sel, ora nelle file di Led, Ileana Piazzoni: "Garantire la sicurezza e la legalità è compito dello Stato, così come la tutela di una cultura di accoglienza e antirazzista. Per questo, in attesa di conoscere nel dettaglio le misure a tutela della serenità dei bagnanti, non posso che constatare come il ministro Alfano sia venuto meno a uno dei suoi compiti fondamentali".