Brusca rivela: dopo Falcone

Silvia Tironi

Dopo l'attentato a Giovanni Falcone Totò Riina,alla guida di Cosa Nostra, aveva programmato di uccidere l'ex ministro Dc Calogero Mannino. Ilpiano era stato affidato a Giovanni Brusca, ed è stato lui stesso a svelare il progetto davanti ai giudici del tribunale di Palermo cheprocessano l'ex generale Mario Mori e il colonnello Mauro Opinu,accusati di favoreggiamento alla mafia. "Dopo Falcone - diceBrusca - dovevamo passare a Mannino. Ma improvvisamente ho avuto lostop da Riina. Quello che poi mi colpì fu la strage di Borsellino dicui prima non avevamo parlato". Il pentito, rispondendo alle domandedella difesa di Mori, ha detto di non sapere a chi venne consegnato un'papello' cioé una lista di richieste che Riina avrebbe fatto per farcessare la strategia stragista avviata con l'omicidio di Salvo Lima el'attentato a Falcone. Il collaboratore ha detto di non sapere i nomidei politici che in quel periodo "si erano fatti sotto" con Riina. Brusca sostiene inoltre  di non aver letto il 'papello' e di non sapere il suocontenuto. "Riina mi parlava - dice Brusca - di revisione di processi,di confisca di beni, ma non mi diceva nulla sul carcere duro perchéancora non era stato applicato". "Non sono in grado di riferire -prosegue il pentito - se Borsellino era venuto a conoscenzadell'esistenza della trattativa". Brusca riferisce inoltre di nonconoscere cosa "avrebbe garantito il 'terminale' della trattativa aRiina".