Tragedia familiare
Pescara, uccide il figlio di cinque anni adottato
Ha ucciso il figlio di 5 anni, soffocandolo. E' accaduto nella notte in una abitazione di Pescara. Sulla base di una prima ricostruzione, l’uomo, M.M. di 47 anni, un tecnico informatico con problemi psichici, avrebbe utilizzato un cuscino per togliere la vita al bimbo di origine russa e adottato. Ad accorgersi dell’accaduto è stata la mamma, avvocato, che probabilmente in quegli istanti stava dormendo. Sul posto sono giunti il personale del 118 e la mobile, diretta da Pierfrancesco Muriana, e il pm Andrea Papali. L’uomo è stato arrestato e interrogato ha ammesso di aver ucciso il figlio «in preda a un raptus». Una famiglia felice - «Era un bambino bellissimo, vivace, dolce. I genitori gli volevano un bene pazzo. Era la gioia della loro vita». Così uno dei vicini di casa del piccolo che è stato soffocato nella notte con un cuscino dal padre. «Il bimbo - prosegue l’uomo - è stato con noi fino a mezzanotte a festeggiare una nostra nipotina. Era allegro, giocava con il cane, aspettava la torta. Era contentissimo. Dopo aver mangiato la torta se ne sono andati a dormire. È una tragedia inspiegabile, non riusciamo proprio a dare una risposta a quello che è accaduto. Nell’androne del palazzo ci sono giochi di tutti i tipi, il papà lo portava sempre con sè in bicicletta. Uscivano sempre insieme, andavano al mare, era una famiglia felice. Questa mattina quando sono sceso e ho visto i poliziotti mi sono sentito male».