I cattivi maestri sono tornati
Nuove Br, il delirio radiofonico dell'ideologo: "Quanto è bella la lotta armata"
"Per Torino si aggira un fantasma. Quello della lotta di classe, possibilmente armata. Ha il volto baffuto di un 'militante rivoluzionario' che per sette anni è rimasto chiuso nel carcere di Catanzaro con l'accusa di essere stato l'ideologo del Partito comunista politico militare, il Pcp-m. Le Digos di Milano, Torino e Padova nel 2007, coordinate dalla procura di Milano, smantellarono l'organizzazione che aveva l'ambizione di prendere il testimone della cosiddetta Seconda posizione delle Brigate rosse, dopo la sconfitta del Partito comunista combattente resuscitato da Nadia Desdemona Lioce e compagni", spiega Giacomo Amadori su Libero in edicola sabato 12 luglio. E l'ideologo riconosciuto di queste nuove Br è Alfredo Davanzo, condannato in appello a 9 anni (nel giorno della condanna, dalla gabbia del tribunale, in nome della "giustizia proletaria" minacciò di morte Pietro Ichino). Dopo 7 anni e 3 mesi, per buona condotta, Davanzo torna in libertà. E parla in radio. Lo fa a Radio Blackout, l'emittente degli antagonisti di Torino, dove si lancia in un vero e proprio delirio in cui spiega "quanto è bella la lotta armata". Dalle frequenze degli antagonisti, Davanzo spiega il suo programma, e afferma: "I terroristi rossi hanno fatto solo 130 morti. Appartengono alla storia gloriosa del proletariato". Nel video che segue, l'intero intervento radiofonico di Davanzo. Ascolta il delirio radiofonico di Alfredo Davanzo