Rivoluzione all'anagrafe

Il cognome di mamma e papà a tutti i nuovi nati. E a 18 anni potranno scegliere

Nicoletta Orlandi Posti

Cade l’obbligo del cognome paterno, arriva la libertà di scelta. La commissione Giustizia alla Camera ha approvato il testo sul doppio cognome, provvedimento che lunedì sarà in Aula per la discussione generale. L’obiettivo è chiudere entro la prossima settimana. In pratica un figlio ora potrà avere o il cognome paterno o quello materno o entrambi, secondo quanto decidono insieme i due genitori. Ma se l’accordo non c’è, il figlio avrà il cognome di tutti e due i genitori in ordine alfabetico. Questo per i nuovi nati. Per tutti gli altri, una volta diventati maggiorenni, potranno decidere di aggiungere il cognome materno a quello attuale: basterà fare una semplice dichiarazione all'ufficiale di stato civile. Con un solo limite: coloro che sono nati fuori dal matrimonio non potranno prendere il cognome del genitore che non li ha riconosciuti. Il testo approvato ieri prevede che la norma valga anche per i figli adottati. Per chi ha già un doppio cognome si dovrà decidere quale tenere. "È un altro passo in avanti - commenta Donatella Ferranti (Pd), presidente della commissione - verso la parità dei sessi e la piena responsabilità genitoriale". Peraltro, aggiunge la presidente della commissione Giustizia, "l’obbligo del cognome paterno, simbolo di un retaggio patriarcale fuori del tempo e assurdamente discriminatorio, è stato severamente censurato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, e dunque il testo che ora andrà in aula è un atto dovuto, che ci pone finalmente in linea con gli altri paesi europei". Ovviamente le norme non saranno immediatamente operative: l'applicazione è subordinata all'entrata in vigore del regolamento che deve adeguare l'ordinamento dello stato civile. E' compito del ministero dell'Interno che ha un anno di tempo per provvedere.