Il caso

Cremona, il becchino che coltiva marijuana dentro le tombe

Andrea Tempestini

Una carriera da pusher andata in fumo. Si è infranto così il sogno di un dipendente comunale scoperto a coltivare marijuana sul posto di lavoro, nel cimitero di Cremona. A finire nei guai è stato un uomo cinquantenne assunto da poco come dipendente nel cimitero comunale. Per lui è scattata immediatamente una denuncia da parte delle autorità oltre che la sospensione dal servizio. Dopo le indagini, gli agenti hanno scoperto che nell’orto, creato dall’uomo proprio all’interno del cimitero, non c’erano solo pomodori e verdure. Lì in mezzo, non più tanto nascoste, crescevano infatti due piante di marijuana alte ormai un paio di metri. Le piante di canapa indiana erano state messe a dimora nei pressi del settore in cui si trovano magazzino e spogliatoi. Sono state scoperte dalla polizia municipale che è intervenuta, estirpandole. Le indagini erano partite nei mesi scorsi dopo una lunga serie di furti durante i quali erano spariti fregi delle lapidi, le parti di maggior pregio di alcune cappelle, oggetti di valore, supporti di rame. di Marianna Baroli