Emergenza rifiuti
Venezia invasa dai rifiuti. E dai gabbiani
I gabbiani di Venezia stanno subendo una metamorfosi. Stanno diventando sempre più simili ad aquile e falchi. Il problema dei gabbiani rapaci sta interessando Venezia da parecchio tempo e i cittadini ma soprattutto i gestori di bar e locali iniziano ad innervosirsi invocando una maggiore attenzione del Sindaco per il problema. La causa è il troppo sporco e l'immondizia incontrollata per le strade, l'effetto è l'invasione senza precedenti degli uccelli portuali. «Il loro piatto preferito — racconta Alberto Nardi, presidente dell’Associazione piazza San Marco — è il Club sandwich, con bacon, tacchino o pollo, pomodoro...Ne sono follemente ghiotti. Si buttano in picchiata e con una rapidità invidiabile attaccano la 'preda'». Altro guaio per Venezia - Se si pensano alle emergenze della città, quali acqua alta, navi-colossi grandi come grattacieli che sfiorano la laguna e mazzette per il Mose, quello dei gabbiani rapaci rappresenta l'ultimo dei problemi. Tuttavia, come dichiarano numersi cittadini, il caso sta diventando una vera emergenza. Adesso nella città lagunare i gabbiani reali (non quelli piccoli, chiamati cocai) cominciano a fare paura. "Si immagini lei — dice Andrea Brollo, assistente di direzione del Florian — dove i gabbiani reali stanno fermi sui tetti o volteggiano lenti, vederli all’improvviso scendere in picchiata. Da vicino queste bestie fanno paura, con quel becco grande e tagliente e un’apertura alare di un metro e mezzo." L'auspicio da parte di tutti ma sopratutto dei ristoratori e proprietari dei più illustri locali storici — come l'Harry's Bar, Bellini — di Venezia è che l'amministrazione comunale intervenga al più presto: "Noi chiediamo che il Comune intervenga tempestivamente, magari chiedendo un parere a un etologo. Si è lavorato così anche quando in piazza c’erano troppi colombi. Il sindaco Massimo Cacciari fece un’ordinanza per vietare la vendita di grano ai turisti, che lo lanciavano per farsi le foto sommersi da questi volatili. Un risultato c’è stato, i colombi sono in numero accettabile. Crediamo che anche per i gabbiani ci possano essere soluzioni ecosostenibili". Il commento dell'etologo - Enrico Alleva, etologo dell’Istituto superiore di sanità ha sottolineato che: "se gli uccelli diventano invadenti, meno timidi che in passato, se si avvicinano ai tavoli dei bar all’aperto e sulle terrazze chiedendo con insistenza cibo, è perché qualcuno glielo ha dato. Una volta basta perché gli resti impresso il luogo come riserva alimentare. E così tornano".