I dati Istat ed Eurostat
Disoccupazione, cala in Europa ma in Italia cresce
La disoccupazione cala in Europa ma non in Italia. Nell’area euro arriva al 11,6%, con una diminuzione dello 0,4% rispetto all’anno precedente e stabile rispetto ad aprile. Mentre nel nostro Paese si attesta al 12,6%, in aumento dello 0,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente e dello 0,1 punti percentuali su aprile. Lo rileva Eurostat che annota tra i singoli Stati membri, i tassi più bassi si sono registrati nel maggio scorso in Austria (4,7%), Germania (5,1%) e Malta (5,7%). I più alti si sono visti invece in Grecia (26,8%, ultimo dato di marzo) e Spagna (25,1%). Giovani - Per quanto riguarda i giovani il tasso di disoccupazione nell’eurozona è calato al 23,3% a maggio, rispetto al 23,9% dello stesso mese dello scorso anno. Nell’Ue a 28 il tasso è calato al 22,2% dal 23,6% di un anno prima. In Italia si registra un incremento di 4,2 punti percentuali in termini tendenziali, che ha portato il dato da 38,7% al 43%. Rispetto ad aprile si registra un lieve calo (-0,2 punti percentuali). I tassi inferiori di disoccupazione giovanile si sono visti in Germania (7,8%), Austria (8,9%) e Paesi Bassi (10,8%), mentre i più alti sono stati registrati in Grecia (57,7%, ultimo dato disponibile di marzo), Spagna (54%) e Croazia (48,7% nel primo trimestre del 2014). L'Italia - Il dato italiano calcolato dall’Istat si è attestato al 12,6%, in aumento di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,5 punti nei dodici mesi. Il massimo storico è stato toccato a gennaio e febbraio scorsi con il 12,7%. A maggio gli occupati sono 22 milioni 360 mila, in aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente (+52 mila) ma in diminuzione dello 0,3% su base annua (-61 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,5%, cresce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali ma cala di 0,1 punti rispetto a dodici mesi prima. Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,5% rispetto al mese precedente e dell’1,0% rispetto a dodici mesi prima. Il tasso di inattività, pari al 36,3%, diminuisce di 0,2 punti percentualiin termini congiunturali e di 0,3 punti su base annua. Differenze uomini donne - A maggio, su base mensile, l’occupazione aumenta con riferimento alla componente maschile (+0,6%) ma diminuisce rispetto a quella femminile (-0,3%). Anche su base annua l’occupazione aumenta tra gli uomini (+0,3%) e diminuisce tra le donne (-1,0%). Il tasso di occupazione maschile, pari al 64,8%, sale di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,2 punti su base annua. Quello femminile, pari al 46,3%, diminuisce di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,3 punti in termini tendenziali. Rispetto al mese precedente la disoccupazione cala per la componente maschile (-1,6%) mentre cresce per quella femminile (+3,8%). In termini tendenziali il numero di disoccupati cresce sia per gli uomini (+2,2%) sia per le donne (+6,3%). Il tasso di disoccupazione maschile, pari all’11,7%, diminuisce in termini congiunturali (-0,2 punti percentuali) ma aumenta in termini tendenziali (+0,2 punti); quello femminile, pari al 13,8%, cresce rispetto al mese precedente di 0,5 punti percentuali e di 0,8 punti su base annua. Nel confronto congiunturale l’inattività diminuisce sia tra gli uomini (-0,8%) sia tra le donne (-0,3%). Anche su base annua il numero di inattivi cala sia per la componente maschile (-1,8%) sia per quella femminile (-0,6%).