La Liberazione a Pordenone

Il prefetto vieta di cantare Bella ciao, ma poi ci ripensa

Nicoletta Orlandi Posti

Nessun divieto di cantare ’Bella ciao' in piazza a Pordenone in occasione delle celebrazioni della Liberazione dal nazifascismo. La retromarcia è arrivata dopo le polemiche sulla decisione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, presieduto dal prefetto, di vietare la canzone partigiana durante le celebrazioni ufficiali venerdì. Soddisfazione è stata espressa dall’Associazione nazionale partigiani: «È una vittoria dell’Anpi - dice il presidente dell’Anpi di Pordenone, Giuseppe Mariuz - Già l’anno scorso ’Bella ciao' non è stata eseguita durante le celebrazioni ma solo durante la marcia del corteo. Ne abbiamo fatto una questione d’onore: la  provincia di Pordenone è medaglia d’oro al valor militare per i meriti nella lotta di liberazione, sarebbe stata una vergogna per una Repubblica nata dalla Resistenza vietare l’esecuzione di ’Bella ciao' durante le celebrazioni». La decisione di vietare la canzone dei partigiani era stata presa dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di Pordenone, presieduto dal prefetto Pierfrancesco Galante per motivi di ordine pubblico per la possibile presenza in piazza di gruppi anarchici che, dal 2006, hanno dato vita ad azioni di disturbo. Da parte sua il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti, aveva annunciato che lui l'avrebbe cantata comunque. Il primo cittadino, nel ripercorrere le tappe di questa vicenda che ha portato a dure polemiche e a un’interrogazione del senatore Pd Lodovico Sonego al ministro dell’Interno, dice di temere «strumentalizzazioni». D’altra parte, assicura, «il cerimoniale in piazza Ellero nel corso degli anni ha sempre seguito lo stesso iter: discorsi ufficiali e l’Inno di Mameli. Poi, durante il corteo, veniva intonata ’Bella ciao'. Anche quest’anno si è ritenuto di replicare la consueta scaletta». L’Anpi aveva chiesto, atraverso il suo presidente Giuseppe Mariuz, che fosse suonata Ellero dopo gli interventi ufficiali: proposta bocciata sia dal Comitato tecnico istituito in Provincia che si è occupato dell’organizzazione della cerimonia, sia dal Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, nel timore si creare situazioni di conflitto. Tuttavia, dopo l’intervento del senatore Sonego, che ha sollecitato il vice ministro Bubbico in persona» di «allontanare il prefetto Galante da Pordenone», la canzone dei partigiani è entrata nella scaletta e tutti l'hanno cantata a ricordo del 25 aprile di 69 anni fa.