Segni della crisi

Richard Ginori, il Tribunale di Firenze dichiara il fallimento

Giulio Bucchi

  Il Tribunale di Firenze ha dichiarato il fallimento della Richard Ginori. I giudici chiamati a pronunciarsi sull'eventuale ammissibilità dell'azienda al concordato preventivo hanno depositato la documentazione. La liquidazione della storica azienda di porcellane nata nel 1735, che ha sede a Sesto Fiorentino, è iniziata scorsa primavera. Il bilancio consuntivo relativo al 2011 aveva infatti evidenziato perdite più alte rispetto al capitale sociale. Il collegio dei liquidatori ha cercato di percorrere la strada del concordato preventivo. Un soggetto, ovvero la cordata formata dalle aziende Lenox e Apulum, era stato anche individuato. Un centinaio di lavoratori della Ginori sul totale dei 314 che, da agosto, si trovano in cassa integrazione ha organizzato un presidio davanti al Palazzo di Giustizia. "Per il momento non possiamo far altro che esprimere lo sconcerto per il rischio sempre più concreto della perdita della prestigiosa manifattura e la preoccupazione per la sorte delle centinaia di famiglie dei dipendenti ai quali continuo a manifestare solidarietà e spirito di collaborazione", ha affermato Gianni Gianassi, sindaco di Sesto Fiorentino. "Nei prossimi giorni - ha aggiunto Gianassi - sapremo quali saranno le conseguenze immediate del provvedimento del Tribunale sulle ipotesi di acquisto della società e sulla possibilità d'intervento dello Stato attraverso la legge Guttuso".