Sentenza Mills, l'ira di Silvio
Silvio Berlusconi ha deciso: riferirà in Parlamento dopo la sentenza dei giudici di Milano secondo i quali il Cavaliere avrebbe corrotto l’avvocato inglese David Mills, condannato a 4 anni e sei mesi per corruzione in atti giudiziari. Per il Tribunale lombardo regge l’impianto dell’accusa secondo cui Mills fu corrotto “con almeno 600mila dollari” da Silvio Berlusconi per testimoniare il falso in due processi al fondatore della Fininvest. "Una sentenza scandalosa" - E così sarà lo stesso Berlusconi a presentarsi in Aula – non quella giudiziaria, ma quella parlamentare – per dire quello che pensa dei giudici. “Si tratta di una sentenza scandalosa”, ha anticipato il presidente del Consiglio. Di una sentenza “totalmente lontana dalla realtà”. Mentre dal Pd, per bocca di Dario Franceschini, arriva la richiesta al Cavaliere di rinunciare al Lodo Alfano, e Di Pietro aggiunge che dovrebbe dimettersi, parte la controffensiva alla magistratura da L’Aquila: “Ho annunciato questa mattina la mia intenzione di fare un intervento in Parlamento sulla sentenza Mills e, appena avrò tempo, lo farò. In quella sede dirò finalmente quanto da tempo penso a proposito di certa magistratura”. Poi ha ribadito che in appello ci sarà una “assoluta assoluzione” perché “nei confronti dell’avvocato Mills non c’è stato alcun versamento” ed è stato “individuato il tragitto dei soldi, sui quali l’avvocato ha dovuto anche pagare le imposte al fisco inglese”: cosa che non sarebbe mai potuto accadere se si fosse trattato di una donazione.