In tempi di austerity
Santa Claus, caldarrostai, vetrinisteEcco tutti i lavori delle Feste
Vetriniste, commesse last minute, Babbi Natale e caldarrostai. Sono solo alcuni dei mestieri legati al Natale che, come ogni anno,vengono presi d'assalto da precari e disoccupati per guadagnare qualcosa in vista delle festività. Anche se, tra il freddo e la crisi, a farla da padrone tra luci sfavillanti e allestimenti raffinati sono solo strade vuote, c'è chi non si arrende e, pur di mettersi in tasca qualche euro, si cala, è il caso di dirlo, nei panni del personaggio simbolo delle feste. "Mi piace vestire i panni di Babbo Natale - dice Giorgio a Labitalia - e così anche quest’anno, a piazza Navona, lavoro e metto in campo la mia professionalità, a servizio soprattutto dei più piccoli"."Sono un artista di strada - sottolinea - regolarmente iscritto al registro degli artisti di strada, che elenca le persone che nelle piazze e strade del centro storico intrattengono turisti e passanti come mimi, statue viventi, musicisti, pittori, giocolieri e maghi. Dietro la barba si può nascondere chiunque: per questo i controlli dei vigili non mancano e io giro con i documenti di autorizzazione sempre in tasca. Certo - ammette - la crisi si fa sentire, ma tra un gioco di magia e una foto di gruppo qualche offerta ci scappa sempre e si svolta la giornata". Giostrai - E nella girandola dei mestieri natalizi non poteva mancare Diana che da anni fa girare, a piazza Navona a Roma, la fantasia di grandi e piccini. "Questa giostra - dice a Labitalia - entra in funzione solo nel periodo natalizio. E’ un pezzo raro: è stata realizzata in Germania nel 1860". "Fino a qualche anno fa - racconta Diana - dall’8 dicembre al 6 gennaio c'era la fila per salire sulla giostra. Ora però sono sempre di più i bambini che 'trascinanò i genitori a pagare un giro che non supera i 5 euro". Mister fortuna - E c'è anche chi tra un pacchetto e l’altro riesce ad essere solidale nel pieno rispetto dello spirito natalizio. Stesso punto di vendita natalizio, come ogni anno, per Anjad, storico venditore di caldarroste di via del Corso, originario del Bangladesh, che però quest'anno registra incassi molto magri. Una crisi, dunque, che però alimenta i guadagni di 'mister fortuna', alias Carlo, il veterano delle vendite dei biglietti della lotteria di fine anno del centro storico di Roma. "Con il mio banchetto - confida a Labitalia - ci ho cresciuto due figli e li ho anche fatti studiare. Tutti si fermano: ricchi, poveri, anziani, ragazzi, italiani e stranieri. Nessuna differenza, tutti vogliono vincere e cambiare vita". "La crisi - sottolinea - non è riuscita a scalzare la dea bendata. I miei guadagni sono comunque diminuiti perchè sono state tolte tutte le lotterie che prima si svolgevano durante l'anno. Certo, con la vendita di biglietti dell'autobus e di 'gratta e vinci' guadagno qualcosa anche durante gli altri mesi dell'anno, ma prima era tutta un'altra cosa. Ma non mi lamento e sono qui per vendere il prossimo biglietto vincente". Vada come vada, dunque, tra lotterie, travestimenti e regali, anche quest'anno sotto l'albero qualche lavoro si riesce ancora a trovare.