Dopo diciotto anni

Equitalia vuole 8 milioni di eurodal killer della "Uno bianca"

Nicoletta Orlandi Posti

  Una cartella esattoriale pesante quella che è entrata nel carcere di massima sicurezza di Spoleto. Equitalia vuole da Fabio Savi, l'unico civile della banda della "Uno bianca" otto milioni di euro. La notizia, resa nota da "Qn", rivela anche che, visto che è nullatenente, gli verranno pignorati 60 euro al mese dello stipendio di 300 che percepisce per il lavoro in carcere. I fratelli Savi furono arrestati nel novembre del 1994, insieme agli altri componenti della banda che dall'87 al '94 fu protagonista di 105 crimini e 24 omicidi tra Bologna, Romagna e Marche. Fabio Savi, come il fratello Roberto, nel marzo del 1996 fu condannato a 3 ergastoli. Poi la riduzione ad un ergastolo. Nell’ambito del processo ai fratelli e agli altri complici, venne stabilito che lo Stato versasse ai parenti delle 24 vittime 19 miliardi di lire, circa 10 milioni di euro. Cifra che versò lo Stato. Adesso Equitalia glieli ha richiesti indietro con tutti gli interessi.  "Era il minimo che potessero fare - ha commentato il presidente dell'associazione delle vittime Rosanna Zecchi - Lui non ha pagato niente. A noi ci ha risarcito lo Stato. D'altronde la maggior parte dei componenti della banda erano dipendenti dello Stato, erano poliziotti. Io mi chiedo perchè non glieli hanno prelevati prima questi soldi. Ha ucciso persone inermi, che potevano dare un contributo allo Stato. E' giusto. Spero che chiedano il rimborso anche agli altri. Anche se mi pare che sia tutto un po' tardivo. Le condanne in Cassazione erano chiare, avevano detto che ci dovevano risarcire".