Foto di intubati su Facebook
Santa Maria della Misericordia. Sembra un sospiro, invece è il nome dell'ospedale di Udine finito nei guai per colpa di una giovane infermiera. La ragazza, 29 anni, giocando con facebook ha infilato tra le foto del suo profilo anche quelle di pazienti intubati, che non lhanno presa bene. Sul caso sta indagando il garante della privacy, intanto lei, al Gazzettino, dice di essere "mortalmente dispiaciuta". Il direttore della sua azienda sanitaria ha definito il fatto «di una gravità assoluta». Lei lo ha capito e ha confessato di averlo fatto in buona fede: «Sono mortalmente dispiaciuta - ha detto l'infermiera, convocata nel pomeriggio nella Direzione dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria - pensavo che il mio album fosse privato e le foto visibili solo ai miei amici. Non pensavo fosse pubblico, non volevo renderlo pubblico. Ho semplicemente raccolto foto, scattate in tempi diversi, per farne un album ricordo per dei colleghi che andavano in pensione. A mio giudizio i pazienti sullo sfondo non erano riconoscibili, perciò non ho sfumato le foto. Non volevo ledere l'immagine di nessuno. La paziente apparsa sulla prima pagina del Corriere è mia collega ed amica: la foto è stata scattata per festeggiarla dopo un'operazione che aveva subito». L'anestesista del reparto - ha riferito l'Azienda Ospedaliero-universitaria - ha spiegato che la paziente-infermiera si era sentita male improvvisamente, mentre lavorava in ospedale e la sera stessa era stata operata. Il medico ha raccontato che era terrorizzata, che era la prima operazione della sua vita e, così quando si è risvegliata, l'ha festeggiata con il segno di vittoria, come si vede in foto. «L'infermiera - ha riferito il dirigente - ha affermato che non sono state utilizzate attrezzature informatiche di proprietà dell'Azienda» e che «l'immissione delle foto è avvenuta dalla propria abitazione. Poiché dallo scorso 11 maggio questa Azienda ha inibito l'accesso a Facebook dai computer aziendali, a seguito di una decisione totalmente indipendente dal fatto verificatosi oggi - ha concluso Favaretti - in fase istruttoria si è coinvolta la Polizia Postale di Udine che ha convocato l'infermiera per la totale cancellazione delle foto dal sito».