Napolitano: retorica xenofoba
Quanta retorica xenofoba c'è in Italia. Il monito è stato lanciato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, intervenuto all'assemblea annuale delle Fondazioni europee. Secondo quanto sottolineato dal capo dello Stato, sempre più "sSi diffonde una retorica pubblica che non esita, anche in Italia, ad incorporare accenti di intolleranza e xenofobia". Napolitano ha poi voluto mettere in evidenzia come povertà e disuguaglianza siano strettamente connesse e che quindi "le misure rivolte a ridurre la povertà e quelle contro l'esclusione sociale devono andare di pari passo". Nel denunciare la situazione drammatica a seguito della crisi economica, il presidente della Repubblica ha chiesto nuovi interventi a favore di "coloro che si trovano in fondo alla scala sociale perché non rimangano confinati in quella posizione. Questo, avverte il capo del Quirinale, "è tanto più importante nei nostri Paesi dove le differenze in termini di origini etniche, religiose e culturali sono aumentate. Il rischio che queste differenze si traducano in un fattore di esclusione è sempre presente ed è aggravato dal diffondersi di una retorica pubblica che non esita, anche in Italia, ad incorporare accenti di intolleranza o xenofobia". Al monito di Napolitano ha risposto immediatamente il leader della Lega Nord e ministro per ilFederalismo Umberto Bossi: "Io ascolto la gente". «Noi siamo contro la xenofobia», gli ha risposto il premier Silvio Berlusconi, conversando con i giornalisti a Montecitorio. «Siamo contro la xenofobia», ha detto, sottolineando l'impegno del governo contro qualsiasi forma di razzismo. La legge approvata alla camera, dice ancora, è «assolutamente necessaria e credo che dobbiamo affrontare queste questioni con buon senso e con senso della giustizia ma anche con determinazione. Non possiamo lasciare che la situazione sia quella che c'era con la sinistra - dice - che incentivava l'immigrazione clandestina. Dovevamo mandare un segnale».