Castelvolturno

L'ultima di Saviano"Candido sindacol'ing-bracciante"

Nicoletta Orlandi Posti

Roberto Saviano ha vuto un'idea. In questi tempi di antipolitica, di sfiducia nei confronti dei partiti, ci vuole un esempio positivo. Ecco allora che tira fuori dal suo cappello a cilindro Yvan Sagnet, camerunense, studente di economia a Torino, l’uomo che ha guidato la rivolta degli immigrati che, schiavi dei clan, erano impiegati nelle campagne pugliesi nella raccolta dei pomodori (venivano pagati 3 euro l'ora): grazie a lui, nel 2011, venne istituito in Italia il reato di caporalato. Ebbene l'idea di Saviano è questa: candidare il bracciante-ingegnere a sindaco di Castelvolturno.  "Gli immigrati non vengono qui solo a fare lavori che gli italiani rifiutano - dice Saviano dalle telecamere di 'Che tempo che fa'- ma anche a battersi per diritti che noi non difendiamo più". E ancora: "Il consiglio comunale di Castelvolturno è sciolto da mesi per camorra. Territorio difficile, con una presenza enorme di mafia nigeriana. Ma è anche una terra laboratorio. E Ivan sarebbe un ottimo candidato sindaco". Ivan da parte sua chiede più controlli, più legalità, più collaborazione con gli ispettori. Ma chiede, innanzitutto, che chi nasce nel nostro Paese - figlio di immigrati - possa essere e sentirsi italiano.