Bambino conteso
Padova, per incontrare Leonardo la Mussolini mobilita i ministeri e poi va in tv
Non si capisce se Alessandra Mussolini sia più indignata per il trattamento riservato al povero Leonardo, trascinato di peso via dalla sua scuola di Padova, o perché l'hanno lasciata un'ora e mezzo ad attendere in strada prima di poter entrare nella casa-famiglia dove ora il bambino alloggia. Di certo c'è solo una cosa: il blitz è valso alla deputata Pdl un'ospitata a Pomeriggio 5 di Barbara D'Urso. Lei non sa chi sono io - Per la Mussolini la visita a sorpresa a Leonardo si è trasformata in un affare più complesso del previsto. I responsbili della struttura non la volevanop far entrare. A nulla l'è valso presentarsi come parlamentare, presidente della commissione per l'Infanzia e l'Adolescenza, la suora che vigilava l'ingresso non ne voleva sapere. La nipote del duce non s'è persa d'animo, ha chiamato prima il Questore di Padova e poi il ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri. "Vuol sapere cosa mi ha risposto? - ha chiesto la Mussolini alla D'Urso - Io in questa storia non ci voglio entrare. Parli con Paola Severino (ministro della Giustizia). Un ministro - tuona - che nega una prerogativa a un parlamentare". La perseveranza, però, ha pagato: dopo un'ora e mezzo di insistenze, la Mussolini è riuscita a far valere le proprie ragioni, ed ha incontrato Leonardo. L'incontro - Cosa rimane della visita della parlamentare al bambino? Le valutazioni personali della Mussolini, che parla del bimbo come se fosse la zia. "L'ho trovato provato. Un po' pallido. Dice che gli fa male la schiena - ha raccontato a favore delle telecamere di Pomeriggio 5 - Altro non posso rivelare. Ma mi sono presentata come una volontaria, Ale. Evita gli adulti, vuole tornare dalla mamma e giocare coi bambini".