Tutti gli eccessi della casta
Sfilate hot, feste trash, gomme bucateLa classifica della casta senza vergogna
Ogni giorno uno scandalo nuovo. E una nuova soglia della vergogna che viene varcata. Roba da far sembrare degli scolaretti indisciplinati i politici della prima repubblica travolti da Tangentopoli. Degli eccessi della casta si è perso ormai il conto. Il settimanale "oggi" ha steso una classifica. Certo incompleta, ma significativa. Sul gradino più alto del podio mette (e come evitarlo) "Batman", alias Franco Fiorito. Il capogruppo Pdl alla Regione Lazio vanta un curriculum degli eccessi praticamente inavvicinabile. Gli ultimi, tra i quali la spesa di oltre 8mila euro per sei giorni in albergo ad Amalfi con la compagna Samantha, si sono saputi giusto oggi. Ma ci sono, scrive "Oggi", anche i 4.120 euro spesi in una cartoleria romana, la Jeep Wrangler comprata di getto per 35mila euro nei giorni della "grande nevicata" romana dello scorso febbraio, il milione e 380mila euro dirottate dalle casse Pdl ai suoi 12 conti correnti, l'indennità triplicata, la volla a San Felice Circeo, il Suv Bmw, uno yacht da 15 metri, terreni in Ciociaria, una mezza dozzina di case di proprietà. C'è tuttavia una voce per la quale Fiorito viene battuto da uno dei colleghi al Consiglio regionale del Lazio. Ed è quella del "rimborso chilometrico": Romolo del Balzo, consigliere regionale Pdl, per il solo "fastidio" di andare in ufficio si è fattio rimborsare in un anno quasi 22mila euro, ovvero 1.813 al mese (cioè uno stipendio medio di un lavoratore dipendente). Settanta euro più di Batman. C'è poi, per restare nel Lazio, la presidente della commissione Cultura Veronica Cappellaro: passata agli onori delle cronache sia per aver partecipato alla festa più "trash" che la Capitale ricordi, quella della cacca ("Embè, perchè non è vero che siamo tutti nella merda?" si è elegantemente discolpata), sia per l'aperitivo "sociale" offerto in un bar di Roma coi soldi Pdl, cioè pubblici): conto da 8mila euro. Antonio Piazza, politico targato Pdl e presidente dell'Aler di Lecco, non ha rubato. I suoi eccessi sono di tipo vandalico. Dopo aver parcheggiato la sua Jaguar negli spazi riservati ai disabili, ha bucato le gomme al disabile che ha avuto l'ardire di denunciarlo alla polizia municipale, facendogli prendere una multa. La sua difesa? "C'è chi fa di peggio". Antonio Saggese non è un politico, ma nella casta rientra quantomeno per la smisurata bramosia: Con la sua Tributi Italia è riuscito a recuperare 105 milioni di euro, che si è però "dimenticato" di girare ai sindaci che gli avevano affidato la riscossione.E li ha usati per comprare barche di lusso, una Mercedes blindata, diamanti per la sorella, prelievi quotidiani da 10mila euro. Di Raffaele Lombardo si è detto tutto. Basti sapere che la Sicilia è una Regione con 1.600 dirigenti. E quanto a nomine, il governatore uscente non se ne è risparmiate neppure negli ultimi due anni e mezzo, periodo nel quale ne ha perfezionate 22. Tra cui quella del direttore di un Parco naturale che ancora non esisteva e quella di un commercialista che non ha potuto accettare la carica "perchè in carcere". Dalla Sicilia alla Lombardia, dove la regina degli eccessi (basti pensare alla sfilata in costume da bagno per la griffe "Parah") è la consigliera regionale Nicole Minetti. La quale tra undici giorni (nonostante abbia più voltedetto che vi avrebbe rinunciato) maturerà il diritto al vitalizio, cioè alla pensione da ex consiliera regionale. In chiusura, "Oggi" segnala un esempio di casta virtuosa nella Regione Valle D'Aosta (che comunque vanta il costo per consigliere in rapporto al numero di abitanti più alto d'Italia): dove Raimondo Donzel del Pd ha deciso di tagliarsi lo stipendio. Dell'1,36%. Come a dire: basta il pensiero.