Pirellone nella bufera
Leggi l'ordinanza che ha portato in arresto Zambetti
Se l’assessore regionale Domenico Zambetti, ( arrestato mercoledì 10 ottobre con l'accusa di aver comperato soldi dalle cosche calabresi), non avesse pagato le cosche in cambio di voti sarebbe "saltato in aria". E’ quanto dice uno degli arrestati in una intercettazione riportata dal gip nell’ordinanza di custodia cautelare. "Hai visto quel pisciaturu (uomo di poco conto, ndr) di Zambetti, come ha pagato - afferma uno degli arrestati- Eh.... lo facevamo saltare in aria.... Cirù.... eh, tu l’avevi letta la lettera che gli hanno mandato?". A parlare è Eugenio Costantino a colloquio con Ciro Simonte (entrambi sono finiti oggi in manette), il quale risponde: "sì... il pizzino!". Leggi l'ordinanza di arresto di Domenico Zambetti "Ci prendiamo delle soddisfazioni" Costantino aggiunge: "no... gli hanno mandato una lettera dopo... tramite me...che quando l’ha letta, figlio mio... le orecchie si sono incriccate così....Ah, gli abbiamo mandato una lettera talmente scritta bene e talmente con tanti di quei.... cioè gli hanno fatto... si vede che avevano gente laureata nel gruppo, gli hanno fatto la cronistoria di come sino iniziate le cose, di come erano i patti e di come andava a finire.... si è messo a piangere oh, davanti a me e zio Pino" (Giuseppe D’Agostino, un altro degli arrestati, ndr). E, ancora, "piangeva.... per la miseria.... si è cagato sotto..., cagato completo... totale.... Ogni tanto, solo così possiamo prenderci qualche soddisfazione, altrimenti non ne avrei mai nella vita soddisfazioni... perchè il potere lo hanno i politici e la legge. Però ogni tanto vaffanculo, con l’aiuto degli amici una soddisfazione ogni tanto ce la prendiamo....". In un'altra telefonata, i due, riferendosi ad alcuni degli arrestati, dicono: "'Sti politici e merda, piccoli e grandi, sono uno peggio dell’altro". Come dargli torto?