Rom 16enne sorpresa a rubare
Ruba nelle case, ma non è imputabile. L'hanno sorpresa solo con delle fobicine spuntate in mano, mentre provava a forzare una serratura. Ha precendenti. Ma il giudice della Cassazione ha deciso che non è grave: le forbicine non sono un'arma. E l'ha lasciata andare. Ora una rom di 16 anni girerà ancora per Firenze indisturbata, e c'è da scommettere che ci riproverà. Secondo Piazza Cavour la zingarella non può essere considerata «pericolosa» in maniera tale da giustificare di essere chiusa in un riformatorio. In questo modo, la IV sezione penale (sentenza 17562) ha respinto il ricorso della Procura di Firenze che si era opposta al proscioglimento di D. N. già disposto dal Tribunale dei minorenni di Firenze sulla base del fatto che non ricorrevano «le condizioni particolari di pericolosità sociale della minore». Secondo il pm, «tenuto conto dei mezzi usati per commettere il furto e dei precedenti dattiloscopici indicanti ulteriori condotte sospette nel settore dei furti in appartamento», era necessaria per D. N. la misura di sicurezza del ricovero in riformatorio. Ma la Cassazione ha detto no: niente riformatorio. D.N. è dunque libera. Il fatto è che con quelle forbicine non è abbastanza pericolosa. La Cassazione spiega ancora che la linea dura nei confronti dei minorenni che si rendono protagonisti di furto può essere applicata solo quando «il minore ha compiuto i 14 ma non ancora i 18 anni» e in particolare se c'è «il concreto pericolo che questi commetta in futuro delitti con uso di armi o di altri mezzi di violenza personale ovvero gravi delitti di criminalità organizzata». Chissà se almeno le hanno tolto le forbicine.