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Gregoretti, David Parenzo a L'aria che tira: "Matteo Salvini, il metodo è prendere degli ostaggi?"
Un trauma, per David Parenzo e per tutta quella sinistra che sul caso Gregoretti ha montato una ignobile pagliacciata. Quale trauma? Presto detto: il gup di Catania ha disposto il non luogo a procedere nei confronti del presunto "sequestratore" Matteo Salvini, il quale ha subito ricordato alla sinistra stessa che le battaglie politiche si vincono alle urne. E non nelle aule di tribunale. E questo trauma, Parenzo, prova a esorcizzarlo a L'aria che tira, la trasmissione del mattino in onda su La7, laddove ovviamente eccepisce, alza il ditino, critica e si produce in sparate pirotecniche.
In primis, Parenzo ricorda come "nel caso delle Gregoretti era stata la procura a chiedere al Gup il non luogo al procedere", come a sostenere che ci siano differenze tra questo caso e quello Open Arms (ma quali?). "La vicenda giudiziaria non avrà più un suo percorso, si è chiusa lì - riprende Parenzo -. Resta la vicenda politica: rimane da capire se davvero il senatore Salvini ritiene che il metodo per fermare l'immigrazione sia quello di prendere in ostaggio, uso la parola in modo politico e non giudiziario, delle persone e tenerle su una barca per 15 o 30 giorni per poi farle scendere e chiedere la redistribuzione in tutta Italia. È questo il metodo?", chiede retorico mister caviale.
"Io penso che i nostri sovranisti possano fare un salto in avanti e cominciare a porre all'Europa un'altro problema: la Ue non ha purtroppo alcun tipo di competenza in tema di immigrazione e sanità. Gli stati sovrani non a caso si tengono queste deroghe. Chi dice che l'Europa non interviene mente - sentenzia faticando con assoluta probabilità a credere a se stesso -. Io dico: i sovranisti ora dovrebbero dire che abbiamo bisogno di più Europa, di rendere obbligatorie le redistribuzioni e che ci siano delle sanzioni per chi non le rispetta. Fossi sovranista, e non lo sono, inizierei a capire che il problema è diverso", conclude David Parenzo. E il delirio, come al solito, è fumante e servito.