Immigrazione, i nuovi trafficanti di uomini imbarcano mercenari siriani: Libia, la conferma da fonti locali

venerdì 14 maggio 2021
Immigrazione, i nuovi trafficanti di uomini imbarcano mercenari siriani: Libia, la conferma da fonti locali
2' di lettura

Solo domenica 9 maggio sono stati cinque i maxi-sbarchi arrivati sulle coste di Lampedusa e che si vanno ad aggiungere ai già numerosi migranti giunti nei giorni scorsi. Eppure, stando alle previsioni, non sarebbe che l'inizio. Stando a quanto riportato da La Stampa - che a sua volta cita fonti locali - è attesa un'ulteriore accelerazione nelle prossime settimane perché le condizioni del mare permetteranno un vero e proprio transito in massa. Dietro a questi, è il sospetto, nuovi trafficanti. L'80 per cento dei libici infatti vive con stipendi statali bassi a causa del congelamento degli introiti del greggio e che comunque fanno fatica a percepire per i problemi di liquidità delle banche.

L'Aria che tira, Pietro Senaldi: "Il governo dei migliori? Allora Matteo Salvini torni al Viminale"

Partendo dalla prima pagina di Libero, che propone il ritorno di Matteo Salvini al ministero dell'Interno visto il d...

Questa la ragione per cui molti si reinventano, buttando nel traffico illegale di esseri umani in cambio di contanti facili. E non per forza - ricorda il quotidiano di Giannini - come scafisti ma anche nella logistica. D'altronde i ruoli da ricoprire sono tanti: c'è ad esempio la sentinella che si apposta sulla strada e avverte se arriva qualcuno di sospetto e anche il portare da mangiare ai "clienti" in attesa di partire. Quest'ultimo affidato principalmente ai nuovi arrivati. I più scaltri, invece, si occupano del trasporto dagli hangar alle "case matte" a ridosso degli imbarchi dove i migranti passano le ore prima della partenza.

Immigrazione, i numeri stanno con Matteo Salvini: sbarchi, morti e 3 miliardi risparmiati. Il confronto con Lamorgese

C'è un uomo cui Enrico Letta potrebbe tranquillamente affidare le politiche migratorie di un governo guidato ...

Ad aggiungersi a questo clima di difficoltà e precarietà economica, il governo di unità nazionale del premier Abdulhamid Dabaiba, per cui l'immigrazione non è affatto una priorità. "Se c'è un problema che devono risolvere, qualcosa gli deve entrare e questo vale non solo per Ankara", spiega la fonte de La Stampa. Infine ad alimentare la preoccupazione la presenza di siriani tra coloro che si sono imbarcati o tentano di imbarcarsi alla volta dell'Italia. Si tratta di persone arruolate nelle milizie dell'Est, quelle del generale Khalifa Haftar e reclutate alla buona per le strade di Damasco o delle città sotto il controllo del governo di Bashar al-Assad, a volte senza un strutturata preparazione militare. Insomma, mercenari che si ritrovano disoccupati. E non è un caso che il leader della Lega, Matteo Salvini, abbia chiesto un incontro urgente al premier Mario Draghi.

Antonio Socci e l'immigrazione, la grande balla di governo: "Femare gli sbarchi si può, guardate Salvini e Minniti"

Fermare gli sbarchi si può, basta volerlo. Antonio Socci, su Twitter, si contrappone ai profeti della "accog...