Titoli sotto attacco
Lo spread torna sopra 400 punti
Lo spread torna alle stelle. In apertura di contrattazioni il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco a 10 anni ha toccato i 405 punti base, per poi calare leggermente pur rimanendo sopra l'allarmante livello dei 400 punti. In aumento anche i rendimenti dei titoli di Stato francesi, con lo spread a 145, e quello dei titoli di Madrid, con lo spread a 424 punti e rendimento al 6 per cento. La corsa dello spred - Ma a preoccupare è l'Italia, costretta a fronteggiare un brusco risveglio: la fase ribassista dello spread iniziata nei primi giorni del 2012 pare ormai archiviata. Il 9 gennaio lo spread era a 531 punti base, e poi era calato fino a quota 278. Quindi gli effetti della cura Monti hanno cominciato a farsi sentire sui mercati: oggi sul fronte dei rendimenti il decennale è arrivato al 5,665%, mentre qullo del quinquennale era a 4,820% e il biennale al 3,276 per cento. Per quel che riguarda il dato sui titoli decennali, in rialzo per tutti i paesi europei, l'impennata relativa ai titoli Italiani è stata la più significatvia nel Vecchio Continente. Colloquio con Napolitano - E la morsa della crisi comincia a indispettire anche il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. L'inquilino del Colle giovedì sera ha avuto un faccia a faccia di un'ora e mezza con il premier Monti: i due hanno discusso delle più recenti tensioni dei mercati. Napolitano è preoccupato per l'impennata dello spread, ma non ne può più delle gaffe dei professori (l'ultima, quella di Elsa Fornero sull'esenzione dei ticket sanitari per i disoccupati). Ma il presidente della Repubblica non vuole più nemmeno sentir ripetere il refrain preferito del Presidente del Consiglio ("senza di me finite la Grecia"): lo ha detto chiaro e tondo a Monti. Basta con la strategia del terrore, altrimenti anche il Colle si potrebbe arrabbiare col premier.