Le nuove misure
CdM, approvato pacchetto P.A.: taglio alle auto blu, basta precari nella Pubblica Amministrazione
Poteva essere la giornata delle prove generali per la crisi di governo, ma per oggi l'esecutivo Letta tiene. Faticosamente, certo, e semplicemente rinviando il primo grosso problema, quello dell'abolizione dell'Imu, a mercoledì prossimo quando è in programma un decisivo Consiglio dei Ministri. In attesa di capire se la tassa sulla casa sancirà la fine dell'esperienza delle larghe intese, come minacciato dal Pdl, il premier ha annunciato all'approvazione del pacchetto di interventi sulla Pubblica amministrazione. "Basta precari nella P.A." - "Una "soluzione strutturale del problema del precariato", è l'annuncio dato dal premier nella conferenza stampa di presentazione del pacchetto P.A. Come conferma anche il ministro della Funzione pubblica Giampiero D'Alia, "i contratti tipici della Pubblica amministrazione saranno a tempo indeterminato: "Mai più contratti a termine che non siano eccezionali e temporanei, così come sono le prestazioni richieste", è il diktat del governo. Per i precari, duque, è in arrivo un "parziale inserimento - spiega Letta -, previa una procedura altamente selettiva, perché bisogna applicare la Costituzione. Cercheremo di far sì che nella fase di conversione e applicazione del decreto avvenga il censimento di tutte le situazioni di precariato nella Pubblica amministrazione". Nuove barriere, infine, "per evitare scorciatoie per l'assunzione senza concorso". Il pacchetto approvato dai ministri prevede anche il taglio del 20% delle auto blu (il cui costo secondo il governo si aggira intorno al miliardo di euro l'anno, mentre le consulenze gravano per 1,2 miliardi). Assunzioni invece tra i vigili del fuoco: l'organico verrà aumentato di 1.000 unità, "segno di attenzione profonda verso il territorio", ha ricordato Letta. Nuove assunzioni anche al Ministero dei Beni, le Attività culturali e il Turismo (Mibac), che già nel 2013 potrà assumere in deroga sulla spending review compensando fino al 20% delle unità cessate nel 2012. Questa norma permetterà l'assunzione di oltre 150 dipendenti, mentre gli istituti culturali saranno esenti dal taglio del 10% della spesa per studi e incarichi di consulenza.