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Boccassini: dai legali del Cav disprezzo per i giudici
Riprende il processo Ruby dopo lo stop per il legittimo impedimento ottenuto dalla difesa di Silvio Berlusconi la scorsa settimana. Si riparte con un affondo molto pesante del procuratore Ilda Boccassini contro il Cavaliere. "La richiesta di rinviare il processo sul caso Ruby da parte di Silvio Berlusconi e della sua difesa e quindi bloccare ancora una volta la requisitoria in un altro Paese sarebbe un oltraggio e un disprezzo per la corte e lo è anche qui", ha detto il procuratore chiedendo alla Corte di respingere istanza di legittimo impedimento di premier e legali. In apertura dell’udienza, il sostituto processuale di Longo e Ghedini, l’avvocato Alessandra Merenda, si è richiamata all’istanza di legittimo impedimento presentata dalla difesa dell’ex premier nella Cancelleria del Tribunale già sabato scorso nella quale si fa riferimento al fatto che Longo, Ghedini e lo stesso Berlusconi sono impegnati a Roma nelle riunioni parlamentari per l’elezione dei capigruppo del Pdl alla Camera e al Senato. La decisione Per Berlusconi, secondo Boccassini, questo "potrebbe essere un legittimo impedimento ma non è assoluto", mentre per quanto riguarda l’assenza degli avvocati Longo e Ghedini e dei loro sostituti processuali, gli avvocati Giorgio Perroni e Filippo Dinacci che hanno seguito molte udienze del processo, "pur essendoci un calendario fissato da mesi, si consente solo in questo processo, con imputato Silvio Berlusconi, che si possa dire che Perroni e Dinacci sono altrimenti impegnati", senza circostanziare meglio la loro assenza. I giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Milano hanno accolto l’istanza di legittimo impedimento presentata da Silvio Berlusconi al processo Ruby e motivata dalla partecipazione dell’ex premier alle riunioni parlamentari per l’elezione dei capigruppo del Pdl alla Camera e al Senato, definite dal Tribunale "un passaggio essenziale e improcastinabile". Ma nonostante la veemenza con cui il procuratore aggiunto si è opposta al legittimo impedimento, Il collegio presieduto da Giulia Turri non ha invece riconosciuto come legittimo l’impedimento per i legali del Cavaliere sottolineando che “non è stata fornita nessuna prova, nè le ragioni” perchè i sostituti processuali non fossero in aula. Il processo è stato così rinviato al 25 marzo e sono state cancellatè le udienze previste per mercoledì e giovedì di questa settimana, presumibilmente per lasciare spazio alla Corte di Cassazione di decidere sull'ammissibilità dell’istanza di remissione dei giudici del processo Ruby presentata nei giorni scorsi dalla difesa del Cavaliere. I giudici hanno invece respinto il legittimo impedimento presentato dai legali di Berlusconi perchè "non hanno portato la prova dell’impossibilità di nominare un sostituto processuale".