Medioriente in fiamme
Assedio alla moschea di TunisiProteste nel mondo islamico
L’esercito tunisino ha circondato e assediato una moschea nella capitale maghrebina. Dentro l’edificio si troverebbero lo sceicco salafita Abou Iyadh, ritenuto l’organizzatore delle violenze contro l'ambasciata americana, e i suoi seguaci. Sembra che Iyadh si si appellato ai suoi seguaci affinché resistano a un eventuale e imminente assalto della polizia alla moschea. Le proteste nel mondo islamico - Intanto, dall’Afghanistan all’Indonesia, non si placano le proteste nel mondo islamico contro il film amatoriale su Maometto prodotto negli Usa. In Pakistan un manifestante è morto e altre due persone sono rimaste ferite in uno scontro a fuoco con la polizia. La sparatoria è avvenuta dopo che che una folla di 800 persone aveva assaltato un commissariato, la casa di un magistrato e il locale circolo della stampa a Warai, nel distretto di Upper Dir della provincia di Khyber Pakhtunkhwa. Una quarantina di poliziotti sono rimasti feriti negli scontri scoppiati vicino a una base Usa a Kabul, in Afghanistan, dove un migliaio di afghani stavamo manifestando contro gli Stati Uniti. Dalla folla sono stati lanciati sassi e sono stati esplosi colpi d’arma da fuoco verso gli agenti che non hanno risposto, ha riferito il capo della polizia della capitale afghana, Mohammad Ayoub Salangi, indicando in 40-50 il numero dei poliziotti feriti. Due auto della polizia e alcuni magazzini sono stati dati alle fiamme, insieme ad alcuni copertoni da cui si è sprigionato un denso fumo nero. La protesta si è svolta lungo Jalalabad Road, nella parte orientale di Kabul, dove si trova la base americana di Camp Phoenix e una base della Nato. Una manifestazione davanti all’ambasciata Usa di Giacarta, in Indonesia, è stata dispersa dalle forze dell’ordine. La protesta, inizialmente pacifica, è diventata violenta quando i militanti del Fronte dei difensori dell’Islam e del Foro popolare islamico, due organizzazioni integraliste, si sono uniti ai dimostranti iniziando a lanciare oggetti e pietre contro gli agenti delle unità anti sommossa. Un’altra protesta si è svolta davanti al consolato Usa di Medan, capitale della provincia di Sumatra del nord. Centinaia di studenti sono scesi in piazza a Sanaa, in Yemen, per chiedere l’espulsione dell’ambasciatore statunitense e per contestare l’arrivo nel Paese di un contingente di 50 marines che dovranno proteggere le sedi diplomatiche Usa. "Fuori gli schiavi del demonio, fuori l’ambasciatore americano", hanno gridato in tanti.