Amato

Il topo perde il pelo ma non il vitalizio. "Ho solo una pensione da 11.500 euro"

Giulio Bucchi

"Prendo solo la pensione, il vitalizio da parlamentare lo do in beneficenza. Non sono un topo nel formaggio". Giuliano Amato, ex premier e incaricato qualche mese fa dal premier Mario Monti di studiare quanto ci costano gli stipendi dei parlamentari, risponde a Repubblica a chi lo critica ricordando quanto in carriera abbia guadagnato e continui ancora a guadagnare. E via di giustificazioni, conti e curriculum alla mano. "Sono andato in pensione dopo essere stato presidente dell'Antitrust, dove i compensi sono non per mia scelta parametrati alla Corte costituzionale". La pensiona lorda di Amato, mediando tra gli anni da professore universitari e quelli passati all'Authority, è di 22mila euro lordi al mese, 11.500 netti. Il problema è che non vogliono farlo stare in pensione e quindi ogni mese arrivano anche i vitalizi: "Sono stato pressato nel fare varie attività, compreso il rientro in Parlamento nel 2002 che non volevo". Colpa dei suoi perfidi amici Romano Prodi, Giorgio Napolitano, Mario Monti: tutti coalizzati nel farlo stare nei Palazzi romani e guadagnare ancora e ancora. "Ma devolvo in beneficenza quanto mi viene retribuito. Il vitalizio di 5 legislature lo destino interamente ad attività benefiche". Un sacrificio, insomma.