Robe da pazzi

Se non sei dipendente da Facebook sei uno psicopatico

Giulio Bucchi

  di Tommaso Labranca Con la lingua tedesca bisogna andarci cauti. Troppi vocaboli polisemantici, con singificati spesso contraddittori. Proposizioni che sembrano affermative e in realtà sono negative, come ben sapeva quel personaggio di Guido Morselli che sudava giustificando i suoi errori di traduzione davanti ai superiori. Oggi ho avuto ancora una volta lo stesso dubbio leggendo una notizia sul quotidiano berlinese Tagesspiegel. Il sunto dell’articolo è tutto qui: chi non ha un profilo su Facebook è uno psicopatico. Ecco, mi sono detto, un tipico caso di frase tedesca che sembra negativa e invece è positiva. Perché io sono sempre stato convinto del contrario, ovvero che chi è su Facebook soffre di qualche squilibrio della personalità. Finalmente se ne sono accorti anche i serissimi studiosi germanici! Invece no. Leggendo il resto dell’articolo ho capito che la frase non lasciava spazio a dubbi: ad avere problemi sono proprio quelli che non sono su Facebook.    Leggi l'articolo integrale di Tommaso Labranca su Libero in edicola oggi, giovedì 9 agosto