Il retroscena
Il rigore non paga, Monti pensa al voto anticipato
"Sfiduciato", "frustrato", "deluso" e "amareggiato" per il rigore che non paga ora Monti pensa al voto anticipato. Dopo il venerdì drammatico con lo spread a quota 500 e le Borse in caduta libera, il presidente del Consiglio getta la spugna e inizia a prendere in seria considerazione l'ipotesi di tornare alle urne in autunno. Come riporta il Corriere della Sera, il presidente del Consiglio sa, in materia di risanamento dei conti, di avere fatto il possibile, che "più di così non si può" e che "oltre non si può andare". Questo ha un significato politico. La strana maggioranza che lo sostiene è sempre meno unita e per forza di cose, con l'avvicinarsi delle elezioni, lo sarà sempre meno. E un clima di campagna elettorale teso non farebbe che peggiorare la situazione del Paese, già sotto attacco degli speculatori. A questo punto, forse, il minore dei mali è anticipare il voto.