Decreto sviluppo
Passera in pressing su Monti"O si fa decreto o perdo la faccia"
La dismissione del patrimonio pubblico è "una delle tre leve per trovare risorse" insieme al recupero dell’evasione e la spending review: così ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, intervenendo a margine dell’inaugurazione per le Autorità di Eataly, a Roma. Per il ministro, "tutto deve andare in parallelo, le tre leve delle risorse si devono mettere in moto tutte insieme". Dopo le tensioni di settimana scorsa, dopo che al consiglio dei ministri, è slittato il decreto crescita, Corrado Passera è più determinato che mai ad andare avanti per la sua strada. Basta, quindi con gli slittamenti sul decreto sviluppi e basta negare la copertura economica. Secondo quanto rivela il sito Retroscena.it le nuove misure sulla crescita sarebbero già iscritte all'ordine del giorno del prossimo consiglio dei ministri di venerdì. Passera vuole smarcarsi dal govenro di Monti, ormai percepito come il governo dell'Imu e delle tasse in generale. Un'esigenza che è quasi una necessità dettata anche dalle ormai sempre più palesi ambizioni politiche di Passera. Il ministrod eve necessariamente, quindi, da un lato smarcarsi dalla politica lacrime e sangue del governo e dall'altra portare a casa il risultato. Vuole essere l'uomo della crescita. Pressing Al consiglio dei ministri manca praticamente un giorno (ci sarà domani 15 giugno) e Passera è più che mai determinato ad arrivare alla piena approvazione. Monti dal suo canto non ha intenzione di cedere la scena a Passera su misure come la crescita e lo sviluppo, e vuole sottoporre tutte le misure contenute nel documento alla sua piena approvazione. Il Retroscena.it spiega che "nelle deduzioni arrivate al Mise dal Ministero dell'Economia, si indicherebbero alcune decine di milioni di euro di copertura ballerina". E Passera si sta dando molto da fare per trovare la quadratura del cerchio entro domani.