Sacri palazzi avvelenati
Chi trama alle spalle del PapaLo stupidario del corvo
Tutti gli oggetti personali del Papa, compresa la Papamobile, sfuggendo alla stretta sorveglianza dei servizi segreti vaticani, sono stati messi in vendita su ebay. Le pantofole pontificie, risalenti al Seicento e passate di papa in papa con qualche adattamento valgono parecchie centinaia di euro». Bisogna leggerla due o tre volte, questa frase, con attenzione, per rendersi conto che si tratta di una divertente invenzione tratta dalla rubrica satirica di Michele Serra sull’Espresso. In realtà, facendo una ricerca tra le centinaia di articoli e servizi usciti sulla vicenda di Paolo Gabriele e gli scandali vari annessi e connessi, si può allestire una notevole collezione di perle, in cui le parodie di Serra non stonerebbero più di tanto. Nel sito del quotidiano online Korazym.org, questo lavoro è stato fatto con attenzione da Angela Ambrogetti, ne abbiamo tratto ispirazione e abbiamo scelto alcuni “punti”, ma è un lavoro che si può integrare e ampliare. Del resto, due giorni fa il Papa ha detto: «Si sono moltiplicate illazioni del tutto gratuite, offrendo un’immagine della Santa Sede che non risponde alla realtà». Forse è tempo di riflettere e fare un po’ di mea culpa. Gli indagati Subito dopo la notizia del fermo di Gabriele, si è parlato di altri “indagati”. Prima i cardinali: uno, due, tre, cinque... Ognuno ha avuto i suoi. Poi ecco gli indagati italiani. Con insistenza si è affermato che la giustizia italiana è già in moto. Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, continua a dire che non è così, che forse la richiesta partirà, ma ancora non c’è stata. Gendarmi ovunque Non ci sono gendarmi nell’appartamento privato del Papa. La Gendarmeria non entra nel Palazzo Apostolico se non è chiamata, o per effettuare indagini su preciso mandato del giudice e con il consenso del Papa. Dalle molte ricostruzioni apparse sembra invece che i gendarmi siano presenti ovunque, giorno e notte, penetrando anche nella stanza da letto papale. Tribunale misterioso Anche il concetto di tribunale legato al Vaticano risulta avvolto nel mistero. Si parla di “tribunale apostolico” che sta agendo in questo caso. Il tribunale è civile. È il tribunale dello Stato della Città del Vaticano. Non si segue il diritto canonico ma un codice “laico”, che è circa lo stesso di quello italiano, tranne che per la legislazione inerente aborto, divorzio e altre norme contrarie «ai precetti di diritto divino, né ai principi generali del diritto canonico, nonché alle norme dei Patti Lateranensi». Il pianto del Papa Si è letto che Joseph Ratzinger con le lacrime agli occhi abbia commentato le dimissioni di Gotti Tedeschi, invocando «il mio amico Ettore». Una scena fantasmagorica, se non altro tenendo in considerazione il carattere del Papa. Che avrà avuto ben altri motivi per mettersi a piangere, se l’ha fatto. Carte segretissime Descritti colloqui notturni tra il segretario del Papa e Gabriele a proposito delle carte della Fondazione Ratzinger, riservate e segrete. In realtà quelle della Fondazione sono praticamente carte pubbliche. Esiste. tra l’altro, anche un sito online sulle attività della Fondazione. La donna-stratega Sarebbe da individuare in una donna molto potente il “cervello” che dirige la rete di spionistica avvolta tutt’ intorno al Papa. Ma - si fa notare sempre su Korazym - donne “potenti” in Vaticano non ci sono e in molti se ne lamentano da anni. Forse si voleva alludere alla fedele segretaria consacrata di Schoenstatt che da 30 anni cura le pubblicazioni di Joseph Ratzinger. La spiegazione di un suo coinvolgimento potrebbe essere trovata «in un impazzimento» improvviso... di Caterina Maniaci