Il sondaggio
Belpietro al Pdl:"Dimettetevi tutti"
In due scarne parole: una batosta. Alle ultime elezioni, sottolinea nella sua lettera aperta ai vertici del partito il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, "il Pdl ha perso Monza, Parma, Como, Asti, Alessandria, Belluno, Brindisi, Lucca, Rieti, Isernia, Palermo e Agrigento". Un anno fa c'è stata la debacle a Milano e Napoli, con le vittorie di Pisapia e De Magistris. Eppure i vertici del Pdl dicono di non essere morti. Non vi salverete - Tra gli azzurri c'è chi propone di sdoganare le primarie, chi invoca il congresso, chi vorrebbe cambiare il nome al partito e chi, come Daniela Santanchè, invoca il grande ritorno di Silvio Berlusconi, che forse, però, non potrebbe più fungere da salvatore della patria, che forse non ha più le carte in regola per rinvigorire le speranze del deluso popolo di centrodestra. Belpietro, nella sua lettera aperta, si interroga: "Che cosa dovremo vedere ancora prima di sentire il gruppo dirigente di essere stato battuto, o meglio spazzato via, a causa di una serie sterminata di errori che neppure gli elettori più affezionati avrebbero potuto perdonare?". Il punto è che "i vertici del Popolo della Libertà possono continuare a nascondere la testa sotto la sabbia", ma questo "non sarà sufficiente a salvarli". Dimettetevi tutti - Nel partito uscito mazziato dalle amministrative nessuno fa un passo indietro e cerca di prendersi le sue responsabilità. Un atteggiamento che rischia di allontanare gli elettori per sempre. Secondo il direttore, "per riconquistare gli scontenti ed evitare di disperdere al vento o nelle mani di Grillo la grande area del voto moderato c'è bisogno di un grande cambiamento". Servono "nuomi nuovi, volti nuovi, un'immagine di un partito proiettato nel futuro". Secondo Belpietro è ora di fare uscire dal Pdl l'aria viziata: dimettetevi tutti. Voi siete d'accordo? Partecipate al nostro sondaggio e fateci sapere la vostra opinione.