Fuga dalle tasse

Meglio la provincia della città, "colpa" dell'Irpef

Alvise Losi

Sopresa, la città più ricca d'Italia non è Milano, centro della finanza. Ma il primato non è neppure della capitale. I ricchi vivono in provincia. Merito dell'aria buona e, forse, di un imponibile Irpef più basso. Fuga dalle città - Gli italiani più ricchi (quelli che non fuggono in Lussemburgo o a Montecarlo), per evitare una tassazione più alta, preferiscono vivere in provincia. Così, a sorpresa, il comune con una maggiore percentuale di contribuenti che dichiarano un reddito superiore ai 100 mila euro è Pino Torinese, a 12 chilometri dal capoluogo piemontese. E non è il solo, la fuga da Torino città ha coinvolto anche altri comuni vicini alla Mole: Fiano e Baldissero. A Pino il 6,9 per cento dei cittadini ha un reddito più alto dei 100 mila euro. Mentre nella città da sempre considerata la più ricca, Milano, la percentuale si riduce al 4,77%. Seconda, tra i capoluogi di regione, Roma, con il 3,06%. Terza Bologna (2,77%). Mentre Torino, complice la fuga verso i comuni limitrofi, ha solo il 2,08% di cittadini con un reddito superiore ai 100 mila euro. I comuni più poveri - Molte le sorprese: Venezia, ha solo l'1,75% di "ricconi". Al sud i capoluoghi meno ricchi: Palermo (1,55%), Bari (1,93%), Catanzaro (1,32%) e Potenza (1,57%). Ma i più poveri sono i cittadini di Campobasso: solo l'1,24% ha un reddito elevato, 313 persone su 142 mila. Ma il record italiano va a Torre di Ruggiero, un piccolo comune in provincia di Catanzaro. Lì ben 200 contribuenti su 292 dichiarano al Fisco un imponibile Irpef inferiore ai 20 mila euro. Solo 4 i cittadini con più di 40 mila euro.