La confessione
Sabrina Salerno, "tutto in mano agli avvocati": il dramma e l'"inganno" da milioni di euro
Una Sabrina Salerno come non si era mai raccontata prima. La cantante è tornata a parlare del suo difficile passato e in particolare del padre e della sorella. "Da quando sono nata la vita mi ha sempre messo alla prova. Per fortuna, non mi sono mai fatta schiacciare". A suo dire l'unico errore che si rimprovera è quello di far gestire i suoi affari a una persona disonesta: "Avrei dovuto fare diversamente, ma avevo solo 17 anni quando ho iniziato ad avere successo. E non avendo una famiglia normale, ho accettato situazioni che mai avrei dovuto accettare. Per fortuna dopo qualche anno mi sono ribellata e ho messo tutto in mano agli avvocati. Lui mi ha sottratto milioni di euro".
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La Salerno - intervistata dal Messaggero - non può che citare Manuela Incrocci. Lei, psicologa di 45 anni, è figlia di quel padre che non ha mai voluto riconoscerla. "Mi ha scritto nel 2009 e ci siamo finalmente incontrate. L'aspettavo da una vita".
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Solo nel 2019 Sabrina ha iniziato a parlare con il padre, anche se purtroppo i contati non sono stati lunghi: "È durata quattro mesi. Ci siamo parlati. Poi purtroppo è morto. Credo sia sempre meglio perdonare, ma farlo veramente dentro di sé, e non solo a parole, è molto difficile". La cantante infatti accusa il padre, o meglio la sua assenza, di essere il motivo dietro "il mio rapporto con gli uomini".