Dopo l'incontro

Anm, Parodi apre al dialogo con Meloni e ora rischia il posto. Separazione delle carriere, avanti tutta

I dieci componenti della nuova giunta dell’Anm si presentano da Giorgia Meloni indossando la coccarda tricolore sulle giacche. Cesare Parodi, presidente del sindacato delle toghe, spiega che è «il simbolo dell’Italia unita». I veri patrioti sarebbero loro, insomma, o almeno questo è il messaggio che si vuole inviare: da una parte quelli che difendono la Costituzione, dall’altra chi la vuole cambiare. È la premessa di un vertice che finisce com’era facile prevedere: con un nulla di fatto per quanto riguarda l’argomento più importante, la separazione delle carriere. Al tavolo della Stanza Verde, ministri da una parte e magistrati dall’altra, il governo conferma che intende «proseguire con determinazione e velocità nel percorso di attuazione della riforma costituzionale», e confida nell’approvazione «in tempi rapidi» da parte del parlamento. Impossibile, del resto, riscriverla e ricominciare da zero: il rischio di non portarla a termine sarebbe altissimo. I vertici dell’Anm ne prendono atto e promettono di rispondere con «manifestazioni di varia natura». L’inizio del lavoro in vista del referendum confermativo, che si terrà dopo che il testo sarà stato approvato. (...)

Clicca qui, registrati gratuitamente su Liberoquotidiano.it e leggi l'articolo integrale di Fausto Carioti