Atreju sullo sfondo

Giovanni Donzelli, il piano per fermare le correnti in magistratura: "Umiliano la maggioranza delle toghe"

C'è Atreju sullo sfondo. E Giovanni Donzelli, responsabile dell'organizzazione nazionale di Fratelli d'Italia, fa il punto in un'intervista a Repubblica. Non solo la kermesse di FdI, ma da quella si parte. Il via la prossima domenica, il titolo di questa edizione è "La via italiana".

Quando chiedono a Donzelli cosa significhi "La via italiana, spiega: "Che grazie al lavoro di Meloni l'Italia è protagonista nel mondo. Pensi alla politica estera. In Italia arranchiamo?  Non è così. Oltre al reddito, che non è un dettaglio, stiamo cambiando il fisco: niente più Stato vessatore, infatti abbiamo il record di recupero dell'evasione. E poi abbiamo avviato le riforme strutturali", ribatte punto per punto Donzelli. Dunque la stoccata alle opposizioni: "È la sinistra che prevedeva il crollo dell'Italia con Meloni. Dicevano: arrivano gli irresponsabili, ma era solo nella loro testa. Faremo tutte le riforme nei tempi giusti. Non siamo intenzionati a vivacchiare".

Donzelli spiega di non vedere tensioni sociali. E Repubblica gli chiede: cosa vede, allora? Nella risposta finisce nel mirino mister Cgil: "Chi soffia irresponsabilmente sul fuoco. Penso a Maurizio Landini. L'adesione allo sciopero nella scuola era al 6%. E questo perché noi riduciamo la disoccupazione, mentre lui incita alla rivolta sociale", rimarca ricordando le parole incendiarie del sindacalista. 

 

Poi si parla del Csm, del parere negativo alla norma che fa giudicare le richiesta d'asilo alle Corti d'Appello. Nuovo scontro con le toghe rosse, dunque? "Nessuna battaglia contro i giudici. Anzi, vogliamo portare avanti la riforma della giustizia proprio a difesa della magistratura, rispetto ad alcuni magistrati politicizzati che stanno umiliando la maggioranza delle toghe. Il Csm non sarà più scelto per elezione: così perderanno potere le correnti politicizzate delle toghe rosse. Da qui le reazioni spropositate di singoli magistrati", conclude Donzelli, ribadendo quale sia la strada maestra seguita dall'esecutivo per contenere lo strapotere correntizio della magistratura rossa.