ancora braccio di ferro
Maurizio Gasparri e le preoccupanti scoperte su "noti magistrati": "Abbiamo letto cose inquietanti"
Prosegue il braccio di ferro tra governo e toghe. Il Comitato direttivo centrale dell'Anm ha inviato al Csm una delibera per sollecitare "iniziative a tutela dell'indipendenza e dell'autonomia della magistratura" sottoposta ad "attacchi per screditarla" e "preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo di legalità". Nel mirino anche le nuove norme sui migranti, che "sconvolgeranno l'assetto organizzativo delle Corti d'appello".
Una mossa che non è andata giù a Maurizio Gasparri: "Memorabile il documento della Anm che con temeraria sfrontatezza rivendica quello che abbiamo definito l'uso politico della giustizia", tuona il presidente dei senatori di Forza Italia. "Secondo Santalucia e compagni - aggiunge - sono leciti comizi ed esternazioni politico-ideologiche di ogni tipo. Un giorno un comizio, un giorno un proclama, un giorno una sentenza. Usando talvolta le stesse parole e gli stessi ragionamenti".
Insomma, secondo l'azzurro per le toghe "la sentenza e il comizio diventano un tutt'uno. Risibile poi il piantolino su presunti attacchi alle vite private. L'ordine giudiziario risponda piuttosto delle inquietanti vicende della procura antimafia e di tante violazioni abusive subite da privati cittadini da parte di strutture guidate da magistrati. Abbiamo letto cose inquietanti su noti magistrati passati con disinvoltura dalla toga al comizio. Sono certo che la grande maggioranza di magistrati indipendenti e laboriosi fara prevalere i valori della giustizia sul 'ballando con le stelle' (rosse) dei soliti noti".