Il caso San Raffaele Velletri

Antonio Angelucci, è "archiviazione": cade l'accusa dell'ex assessore del Lazio D'Amato

Il gip di Roma ha archiviato la posizione del deputato della Lega Antonio Angelucci indagato, con l'accusa di istigazione alla corruzione, dopo la denuncia dell'ex assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato.

La stessa procura di Roma, lo scorso 18 giugno, aveva sollecitato per Angelucci la richiesta di archiviazione. Secondo quanto denunciato da D'Amato, il parlamentare gli avrebbe promesso 250mila euro per "sbloccare" il pagamento di pretesi crediti del San Raffaele di Velletri al quale la Regione aveva revocato l'accredito "a causa di gravi irregolarità".

I fatti risalgono al 2017 quando il Gruppo San Raffaele minacciava una crisi occupazionale, a margine del "tavolo di conciliazione" indetto dal prefetto di Roma, sostenendo di non veder riconosciute dalla Regione Lazio le proprie pretese economiche. D'Amato ha sempre sostenuto di aver rifiutato l'offerta. Il pm di Roma Gennaro Varone, oggi a Pescara, dopo un approfondimento investigativo, ha deciso di chiedere l'archiviazione perché "non c'è alcuna prova dell'offerta corruttiva di Angelucci".

A questa richiesta si era opposto l'ex assessore D'Amato, oggi in forza ad Azione dopo l'esperienza con il Partito Democratico. Con il provvedimento di oggi, il giudice, ha deciso di archiviare definitivamente il procedimento. 

"Riconfermo ancora una volta piena ed estrema fiducia nella giustizia", è il commento a caldo dell'onorevole Angelucci. In relazione alle false accuse mosse nei suoi confronti dall’ex assessore D'Amato aggiunge: "Risponde e risponderà la giustizia".