Guardasigilli

Albania, Carlo Nordio: "Andatevi a leggere quei 12 decreti", come zittisce la sinistra

È la decisione del Tribunale di Roma riguardo al non trattenimento dei migranti in Albania a essere "inottemperante alla sentenza della Corte europea": il ministro della Giustizia Carlo Nordio lo ha detto nel corso del question time, rispondendo a un'interrogazione sulla compatibilità tra il protocollo tra Italia e Albania e la normativa europea e internazionale. La normativa nazionale in materia di protezione internazionale - ha proseguito il Guardasigilli - "è in gran parte frutto del recepimento del diritto dell'Unione Europea in materia, in particolare della convenzione di Ginevra del luglio del '51, del protocollo del gennaio del '67 e da ultimo del regolamento del Parlamento europeo del Consiglio del 14 maggio del 2024". 

Secondo Nordio, il Tribunale "deve motivare la ragione per cui quella determinata persona provenga da un paese che non è considerato sicuro in relazione alle sue particolari situazioni associative e oggettive. Questa motivazione deve essere completa, esaustiva e relativa al caso concreto. Andatevi a leggere i 12 decreti del Tribunale di Roma che sono stati stampati su un medesimo file: non vi è nessuna motivazione, né completa né esaustiva né inerente al caso concreto per quanto riguarda questi singoli richiedenti asilo".

Riferendosi, invece, alla mail (pubblicata dalla stampa) con cui Marco Patarnello, sostituto procuratore della Corte di Cassazione, ha invitato il sindacato dei magistrati (Anm) a reagire alle riforme sulla giustizia del governo Meloni, il ministro ha annunciato: "La vicenda è al vaglio per la verifica dei presupposti per l'esercizio dei poteri ispettivi che la legge riserva al ministro della Giustizia". E ancora: "La lettera inviata sulla mail desta non poco stupore e come ex magistrato desta anche un certo dolore. Affermare che il presidente del consiglio proprio perché non ha inchieste giudiziarie in corso a suo carico è un pericolo maggiore di quello dell'onorevole Berlusconi e dobbiamo porvi rimedio, sono frasi di una gravità secondo me da prendere in considerazione. Il presidente Meloni è stata eletta dal popolo e compito del giudice è solo quello di applicare la legge, tanto meno quello di cercare di porre rimedio al risultato della volontà popolare".