Caccia alla spia

Marco Patarnello, caccia alla talpa: "Vigliacco", "Non puoi dormire sereno"

Giovanni M. Jacobazzi

È caccia alla talpa che ha passato al quotidiano Il Tempo la mail scritta dal sostituto procuratore generale in Cassazione Marco Patarnello e pubblicata sulla mailing list dell’Associazione nazionale magistrati. Nella mail, che doveva rimanere riservata, il magistrato, esponente di punta Magistratura democratica, la corrente di sinistra delle toghe, aveva duramente criticato la premier Giorgia Meloni in quanto ritenuta un “pericolo" più forte di Berlusconi.

I moderatori della mailing list, anche sotto le pressioni dei numerosi iscritti, starebbero cercando da ieri di risalire all’autore di questa fuga di notizie, arrivata in un momento in cui la magistratura è nell’occhio del ciclone per le decisione dei giudici del Tribunale di Roma di non convalidare il trattenimento dei 12 migranti (7 bengalesi e 5 egiziani), trattenuti nel centro di permanenza per il rimpatrio a Gjader in Albania. Chi ha girato la mail è semplicemente «indegno», un «vigliacco», uno che deve «vergognarsi», e che «non può dormire sereno» la notte dopo ciò che ha fatto. Sono solo alcuni dei commenti rivolti ieri sulla mailing list al collega spione.

Fra qualche settimana, va ricordato, partirà la campagna elettorale per il rinnovo dei vertici dell’Anm. Il clima è dunque destinato a farsi incandescente con i magistrati che si troveranno davanti ad un bivio: imboccare la strada dell’opposizione dura e senza sconti al governo Meloni, oppure cercare un confronto con l’esecutivo nel rispetto dei ruoli. Tornando invece a Patarnello, nato nel 1962 a Bari, in passato ha prestato servizio in vari uffici del Tribunale di Roma: gip, misure di prevenzione, sorveglianza. Nel suo curriculum figura anche l’incarico di magistrato segretario al Csm.

 

Come magistrato di sorveglianza è stato recentemente convocato in audizione dalla Commissione giustizia al Senato, presieduta da Giulia Bongiorno (Lega), per approfondire alcuni temi sul carcere. La scorsa primavera il Csm lo ha nominato sostituto pg in Cassazione, uno dei posti più ambiti e prestigiosi che ci siano in magistratura. La Procura generale è infatti il bacino privilegiato, un po’ come il Consiglio di Stato o la Corte dei Conti, per gli incarichi di vertice nei vari Ministeri, come capo di gabinetto o capo ufficio legislativo. A ciò si aggiunga che la Procura generale è l’ufficio che si occupa dell’esercizio dell’azione disciplinare nei confronti di tutti i magistrati.

«Non cerchiamo alcuna contrapposizione con l’esecutivo, ma viviamo una grande preoccupazione per gli attacchi rivolti ad alcuni uffici giudiziari per il semplice fatto di aver deciso secondo legge e diritto», è stato il commento del presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia. Rispetto al contenuto della mail di Patarnello, ha poi aggiunto il capo dei giudici, «è opportuno sottolineare che quel messaggio poneva in evidenza la necessità di porre rimedio alle sole divisioni interne per difendere le prerogative della magistratura e della stessa giurisdizione. Indulgere in altre maliziose interpretazioni non contribuisce al rasserenamento del clima istituzionale».