Magistratura e politica

Patarnello, Santalucia di Anm: "Interpretazioni maliziose". E FdI porta la mail da Nordio

"Interpretazioni maliziose". Così l'Associazione nazionale magistrati, il sindacato interno delle toghe, definisce le polemiche riguardo alla mail firmata scritta da Marco Patarnello, sostituto procuratore della Cassazione ed esponente di rilievo di Magistratura democratica (la corrente di riferimento della sinistra e del Pd in particolare), pubblicata questa mattina dal Tempo.

L'oggetto della e-mail, datata 19 ottobre, è la sentenza sui migranti in Albania, ma è un ragionamento a 360 gradi, un attacco diretto a Giorgia Meloni: "Indubbiamente l’attacco alla giurisdizione non è mai stato così forte, forse neppure ai tempi di Berlusconi. In ogni caso oggi è un attacco molto più pericoloso e insidioso per molte ragioni. Innanzitutto perché Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte". E ancora, proseguendo nel confronto: rispetto agli anni 90 "la magistratura è molto più divisa" ed è "isolata nella società. A questo dobbiamo assolutamente porre rimedio". Una sorta di manifesto della magistratura politicizzata, contrapposta al governo. Ma non per l'Anm.

"Nessun magistrato né l'Associazione nazionale magistrati ha mai detto di voler 'porre rimedio' all'azione del presidente del Consiglio. Non cerchiamo alcuna contrapposizione con l'esecutivo, ma viviamo una grande preoccupazione per gli attacchi rivolti ad alcuni uffici giudiziari per il semplice fatto di aver deciso secondo legge e diritto", sottolinea in una nota il presidente di Anm, Giuseppe Santalucia, nelle ultime ore assai critico anche con il ministro della Giustizia Carlo Nordio che aveva definito "abnorme" la sentenza del Tribunale di Roma sulla illegittimità del trasferimento dei migranti in Albania.

"I magistrati italiani intendono soltanto poter onorare, nel quotidiano esercizio delle loro delicate funzioni, il mandato costituzionale di effettiva garanzia dei diritti delle persone - prosegue il presidente di Anm -. Rispetto alla mail di un collega diffusa dagli organi di stampa è opportuno sottolineare che quel messaggio poneva in evidenza la necessità di porre rimedio alle sole divisioni interne per difendere le prerogative della magistratura e della stessa giurisdizione. Indulgere in altre maliziose interpretazioni non contribuisce al rasserenamento del clima istituzionale". 

Reazioni durissime dal fronte Fratelli d'Italia: "Quanto pubblicato da Il Tempo oggi è preoccupante. La mail con cui il sostituto procuratore della Cassazione Patarnello conferma la presenza di una magistratura politicizzata preoccupata di contrastare l'azione di Giorgia Meloni e del suo governo - dichiara il vicepresidente vicario del gruppo di FdI al Senato Raffaele Speranzon -. Sconvolgenti i passaggi in cui si prende atto della rettitudine e dell'onestà della nostra presidente che, anziché essere considerato elemento di merito, viene considerato un problema. Ritengo che sia necessario fare luce su quanto pubblicato e per questo presenterò al ministro Nordio un'interrogazione, affinché sia fatta chiarezza ma anche a tutela della stragrande maggioranza dei magistrati che svolgono il loro lavoro".

"Care toghe rosse - sono le parole di Giovanni Donzelli, responsabile dell'organizzazione di FdI -, il compito dei magistrati è quello di fermare mafiosi e criminali, non governi democratici. Ci hanno dato dei complottisti: nemmeno nei nostri incubi peggiori avremmo mai immaginato". Donzelli auspica quindi che l'Anm si dissoci dal magistrato e he tutte le forze politiche siano solidali con Meloni: "Si tratta delle basi della nostra democrazia che non prevede scorciatoie giudiziarie rispetto a elezioni democratiche", dichiara. In ogni caso, "non ci fermeranno: non siamo ricattabili. Andremo avanti fino al termine del nostro mandato e poi ci faremo giudicare ma dal popolo italiano".

Stessa linea di Manlio Messina, vice-capogruppo vicario di FdI alla Camera: "Non saranno certamente le inaccettabili affermazioni, di un magistrato politicizzato contro Giorgia Meloni a fermarci. Fratelli d’Italia andrà avanti perché ha preso un impegno con gli italiani: contrastare i trafficanti di uomini e difendere i confini".