Capo dell'Anm

Giovanni Toti, Santalucia 'condanna': "Complesso indiziario importante"

"Sul caso ligure ci sono ipotesi di reato che sono state doverosamente costruite perché c’è un complesso indiziario importante": a parlare in questi termini dell'inchiesta per corruzione che ha travolto il presidente della Liguria, Giovanni Toti, è stato il presidente dell’Associazione nazionale magistrati (Anm), Giuseppe Santalucia, intervistato a Sky Tg24. "Questa ipotesi - ha poi aggiunto - si trasferirà nel processo e si verificherà se è fondato o meno". Parlando di "complesso indiziario importante", di fatto, Santalucia sembra essersi già formato una propria opinione sul caso.

Il capo dell'Anm, poi, ha parlato anche della premier Giorgia Meloni e delle sue recenti dichiarazioni sulla giustizia: "La presidente Meloni è stata molto tranchant, ha detto che la giustizia non funziona, io sarei più ottimista. La giustizia, e sono le parole del suo ministro, ha dato prova di recuperare tempi e arretrato". A quel punto la stoccata all'esecutivo: "Se c'è una carenza riguarda proprio il governo, i compiti del governo di assicurare i servizi all'amministrazione della giustizia". 

 

 

 

Riferendosi, invece, all'ipotesi di vietare l'uso del trojan nelle indagini sulla corruzione, Santalucia ha detto: "È difficile pensare ad altri strumenti per scoprire fatti di corruzione. La corruzione si fonda su un patto di omertà tra corruttore e corrotto. Nessuno dei due ha interesse a svelare il patto, quindi è assai difficile pensare alla collaborazione di uno dei due. Le intercettazioni, anche attraverso il virus informatico, si dimostrano sul campo molto efficaci".