La sentenza a Milano

Alessia Pifferi condannata all'ergastolo: Diana morta di stenti a 18 mesi

Condannata all'ergastolo: massimo della pena per Alessia Pifferi, la 38enne imputata per l'omicidio pluriaggravato della figlia Diana, appena 18mesi, abbandonata in casa per sei giorni e lasciata morire di stenti nel luglio del 2022. Lo ha deciso la Corte d'Assise del Tribunale di Milano. I giudici hanno escluso l'aggravante della premeditazione.

La sentenza è arrivata dopo una mattinata drammatica in Tribunale. "Se Alessia Pifferi è un’attrice bugiarda, quando esce la mandiamo a Hollywood a lavorare perché è bravissima, ha ingannato tutti", le parole di Alessia Pontenani, l'avvocato difensore della donna. "Sono stanca di questa famiglia, si sono comportati malissimo, sempre - prosegue Pontenani -. E adesso stanno cercando di tutelarsi perché hanno paura". L'avvocato chiarisce anche la sua posizione in merito al ruolo della famiglia in quanto accaduto: "Io non ho mai detto che sono co-responsabili. L’unica responsabile dell’omicidio è Alessia Pifferi, ma se si fossero occupati di questa ragazza non saremmo qua, c’è una responsabilità morale evidente".

L'avvocato difensore della Pifferi aveva chiesto per la sua cliente l'assoluzione: "Non è in grado di prendere coscienza delle sue responsabilità", anche perché cresciuta "nell'abbandono e nell'incuria". "Probabilmente non sapevano (i genitori) di poter usufruire di una piccola pensione in favore di Alessia, altrimenti l'avrebbero chiesta", ha aggiunto Pontenani.

"Sembra che la colpa sia nostra, ma non è così. Diana sarebbe stata qua se fosse toccato a noi difenderla", ha commentato Viviana Pifferi, la sorella di Alessia Pifferi  che nel corso del processo ha chiesto un risarcimento di 150mila euro per lei e di 200mila euro per la nonna per danni morali. La difesa chiede l'assoluzione? "Andrà avanti sicuramente. Vuole sicuramente che non sia colpa sua, che abbia dei problemi e tutto quanto. Può andare avanti per la sua strada", ha aggiunto Viviana.