Dossieraggio, Crosetto: "Io parte lesa in silenzio, gli indagati straparlano"

"Io non parlo, gli altri straparlano". Sul dossieraggio interviene su X, l'ex Twitter, anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, e sono parole pesanti e significative: "Sono l'unico che non parla sul tema 'Dossier' - sottolinea polemicamente -. Nonostante sia la persona che ostinatamente, in solitudine, senza solidarietà, ha cercato la verità. Contro nessuno. Solo per giustizia. Non parlo per rispetto dell'inchiesta. Non parla la parte lesa ma (stra)parlano gli indagati". 

Il tema scalda e divide intanto il Parlamento. Oggi al Senato maggioranza e Italia Viva da un lato e Pd e Movimento 5 Stelle dall'altro si sono scontrati con toni accesi, anche intorno alla figura del deputato grillino Federico Cafiero de Raho, ex procuratore nazionale antimafia, attualmente componente della commissione parlamentare Antimafia. Il forzista Maurizio Gasparri ha avanzato l'ipotesi di conflitto di interessi chiedendo l'intervento del presidente Mattarella, mentre la renziana Raffaella Paita vorrebbe ascoltarlo in Commissione antimafia. 

Giovedì 7 marzo, presso l'Aula del VI piano di Palazzo San Macuto, il Copasir ascolterà invece il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo e poi il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, Raffaele Cantone. Due interventi molto attesi che contribuiranno forse a far emergere nuovi dettagli sulla vicenda. 

"Credo che serva fare molta chiarezza su quello che scopriamo in queste ore dai giornali, da un'inchiesta a Perugia, secondo la quale ci sono funzionari dello Stato italiano che fanno dossieraggi ad personam per passare le notizie ad alcuni giornali, segnatamente al giornale di De Benedetti", sono le parole della premier Giorgia Meloni dal palco di Pescara, per il comizio a sostegno del candidato governatore in Abruzzo Marco Marsilio, per il centrodestra. "Vogliamo sapere chi sono i mandanti perché questi sono metodi da regime".